Tutto pronto in Friuli Venezia Giulia per la 25esima edizione del “No Borders Music Festival”, la rassegna che coniuga musica, natura ed ecosostenibilità. In calendario dal 25 luglio, l'evento ospiterà nomi d'eccellenza del cantautorato italiano e internazionale: un parterre di autori chiamati a esprimere la loro arte nello splendido scenario naturalistico del Tarvisiano.

Lo avevamo anticipato come uno degli appuntamenti più attesi dell'estate musicale italiana. Stiamo parlando del No Borders Music Festival, la rassegna ospitata nei territori di confine tra Italia, Austria e Slovenia, che punta l’attenzione sulla musica come forma di espressione universale. In programma dal 25 luglio al 9 agosto 2020, l'evento – improntato fin dagli esordi alla sostenibilità ambientale – ha rivelato il parterre di ospiti chiamati ad allietare il pubblico, in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza.Dopo le serate già annunciate di Luka Šulić dei 2Cellos, Brunori Sas ed Elisa – capaci di far registrate il tutto esaurito all'apertura delle prevendite –, la kermesse vedrà salire sul palco alcuni fra i maggiori protagonisti della musica italiana e internazionale.IL PROGRAMMA DEL FESTIVALIl 31 luglio sarà infatti la volta di Diodato – il cantautore vincitore del Premio David di Donatello e del Nastro D'Argento con la canzone Che vita meravigliosa. Domenica 2 agosto i Laghi di Fusine accoglieranno invece un doppio concerto con Remo Anzovino e Mario Biondi: il primo, tra i più originali autori della scena strumentale, sarà impegnato in un evento mattutino – a partire dalle 11:00. Il secondo scalderà i cuori degli ascoltatori con le sue sonorità soul e funk dalle 14:00.Attesissimo inoltre, il 7 agosto, il cantautore e chitarrista francese Manu Chao, mentre il giorno successivo toccherà allo “stornellatore” moderno Mannarino allietare il pubblico con le sue storie oniriche e tragicomiche di ubriachi e zingari innamorati. Insomma, un calendario d'eccezione che – per il 25esimo anno consecutivo – trasformerà il comprensorio friuliano del Tarvisiano nella metafora ideale dell’incontro e dell’interazione tra luoghi e comunità diverse del territorio alpino.[Immagine in apertura: No Borders Music Festival, Laghi di Fusine, credit Simone Di Luca]
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