Nel 2024, l'arte torna al cinema grazie all'iniziativa di Nexo Digital, che racconta sul grande schermo le vite e le opere dei maggiori protagonisti della storia. A partire dal prossimo gennaio, riflettori accesi sull'arte dorata di Gustav Klimt, sui tesori del Museo Egizio di Torino nell'anno del suo bicentenario, e sull'America misteriosa e silenziosa dipinta da Edward Hopper.

Con il nuovo anno alle porte, è in arrivo anche la nuova stagione della Grande Arte al Cinema, il progetto originale di Nexo Digital che porta nelle sale italiane le storie più affascinanti e incredibili della storia dell’arte. Nel 2024, da gennaio ad aprile, i tre appuntamenti del nuovo cartellone vedono protagonisti due maestri indiscussi della pittura, e un viaggio alla scoperta di una delle istituzioni museali più importanti del Paese. L’ARTE DORATA DI GUSTAV KLIMT Si parte il 30 e il 31 gennaio con Il bacio di Klimt, docufilm dedicato al maestro della Secessione viennese, ai colori brillanti che caratterizzano il suo “periodo d’oro”, alla sensualità dei suoi soggetti e, soprattutto, alla sua opera più celebre: Il Bacio.  Diretta da Ali Ray, la pellicola indaga l’immaginario decadente di Gustav Klimt, che spesso ha trovato nella donna e nel corpo femminile un mistero da indagare. In particolare, il lungometraggio scandaglia i dettagli decorativi, il simbolismo e l’erotismo dei suoi quadri, nel tentativo di rispondere a una domanda fondamentale: come ha fatto Il Bacio a diventare un'icona pop contemporanea di fama mondiale?ALLA SCOPERTA DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO Nell’anno del 200esimo anniversario della sua fondazione, il secondo appuntamento non poteva non omaggiare il Museo Egizio di Torino. Il 12 e il 13 marzo, Uomini e Dei. Le meraviglie del Museo Egizio – prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky – porta lo spettatore in un viaggio alla scoperta di una delle civiltà più misteriose e straordinarie della storia antica. Con la regia di Michele Mally e la sceneggiatura di Matteo Moneta, la pellicola è arricchita dalla partecipazione straordinaria del Premio Oscar Jeremy Irons, che guida l’osservatore tra sfingi, statue colossali, minuscoli amuleti e sarcofagi. Il documentario ripercorre la preziosa collezione del museo anche attraverso le interviste alla presidente, Evelina Christillin, e al direttore Christian Greco.L’AMERICA DI EDWARD HOPPERL’ultimo titolo della stagione accende i riflettori su uno degli artisti simbolo della cultura statunitense: Edward Hopper. Pittore di straordinario talento, capace di incantare tanto il vasto pubblico quanto di influenzare "colleghi" come Mark Rothko e Banksy, o cineasti del calibro di Alfred Hitchcock e David Lynch, l'artista è il protagonista di Hopper. Una storia d'amore americana, al cinema il 9 e 10 aprile. Diretto da Phil Grabsky, il documentario racconta una “storia d’amore americana” – quella tra Hopper, l’architettura e i silenziosi paesaggi statunitensi –, attraverso interviste a esperti ed estratti dai diari, aprendo una finestra unica sulla quotidianità dell’artista. Ripercorrendo la produzione, la vita e le relazioni personali del pittore, la pellicola approfondisce il rapporto con la moglie Jo (che rinunciò alla sua promettente carriera per fargli da manager), il successo delle sue tele e il tema della solitudine, centrale nelle sue opere.[Immagine in apertura: Hopper. Una storia d'amore americana. Edward Hopper, Chop Suey, 1929]
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