L’epopea degli Spandau Ballet

Con 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade, gli Spandau Ballet sono una delle band più iconiche e rivoluzionarie di sempre. Simbolo per eccellenza degli anni Ottanta, il gruppo è al centro della pellicola Spandau Ballet – Soul Boys of the Western World – Il Film in onda su Sky Arte domenica 1° agosto. Diretto da George Hencken, il documentario racconta la storia di un gruppo di ragazzi della classe operaia di Londra che è stato capace di creare un impero musicale globale. Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble e i fratelli Martin e Gary Kemp sono collocati, attraverso filmati personali e preziosi materiali recentemente riscoperti, all’interno di un affresco che tratteggia una intera epoca. Dal costume alla musica fino al cinema, gli anni Ottanta hanno dettato un’autentica svolta sociale e culturale, influenzando i decenni a venire. Sin dagli esordi quella degli Spandau Ballet è stata una musica capace di descrivere il presente e di prevedere il futuro grazie a brani come Communication e True, Gold e Only When You Leave, sino ad arrivare a I’ll Fly For You e Through The Barricades L’enorme successo degli Spandau Ballet fu suggellato dalla partecipazione alla registrazione del disco Band Aid e dalla loro performance al Live Aid allo stadio di Wembley nell’estate del 1985. Organizzato da Bob Geldof e Midge Ure per raccogliere fondi per combattere la carestia in Etiopia, Live Aid è diventato uno dei più grandi eventi rock di tutti i tempi: mai consapevolezza globale fu incanalata in modo più netto e chiaro. Quattro anni più tardi, nel 1989, gli Spandau avrebbero dato vita all’album Heart Like a Sky, l’ultimo prima dello scioglimento e delle successive reunion sul palcoscenico.