L’amicizia impossibile tra una pittrice e un ladro

“Sono sempre stato affascinato dai ladri di opere d’arte. L’elitaria industria artistica che incontra la classe popolare dei criminali. Questi contrasti sollevano domande che mi intrigano. Chi sono questi delinquenti? Come scelgono i quadri? Lo fanno per soldi, o amore genuino per l’arte? Cercare su internet alcuni tra i più famosi ladri: questo è stato il punto di partenza del mio film. È divertente pensarci adesso. All’epoca non sapevo a cosa mi avrebbe portato questa ricerca. Ho letto. Ho riso. Ho incontrato ladri d’arte. Poi nel 2015 mi sono imbattuto nella storia di un furto d’arte alla Galleria Nobel a Oslo. Erano stati rubati due dipinti di un’artista poco nota e i due ladri erano stati catturati e condannati a 75 giorni di prigione, ma solo uno di loro si era presentato in tribunale. Perché avevano scelto di rubare quei quadri? E soprattutto, perché l’artista aveva chiesto a uno dei ladri di posare per lei? Ho contattato pertanto Barbora (l’artista) per saperne di più”.Con queste parole, affidate alle note di regia, Benjamin Ree commenta La pittrice e il ladro – Storia di un’amicizia impossibile, il film da lui diretto nel 2020, in onda su Sky Arte sabato 11 giugno. A essere raccontata è proprio la bizzarra amicizia fra un’artista norvegese e il ladro tossicodipendente che l’ha derubata delle sue opere.In cerca di risposte per il furto di due suoi dipinti, l’artista Barbora rintraccia Karl, uno dei criminali che glieli ha sottratti, e avvia con lui un rapporto di conoscenza via via più profondo. Dopo aver invitato il ladro a posare per un ritratto, il legame che si viene a creare fra i due diventa improbabile e indistricabile. Barbora addirittura è al fianco di Karl quando l’uomo rimane ferito in un incidente d’auto e necessita di cure a tempo pieno. Tutto ciò nonostante i suoi dipinti non siano ancora stati rinvenuti. Un giorno, però, le carte in tavola cambiano, grazie all’arrivo di un personaggio inaspettato.