New York

Sabato 11 settembre – dalle ore 20:05

Epicentro di uno degli eventi più tragici della storia recente – di cui quest’anno ricorre il ventesimo anniversario ‒, New York è anche e soprattutto una delle metropoli più amate e visitate del pianeta, nonché la protagonista della serata in onda su Sky Arte sabato 11 settembre. A inaugurare la speciale programmazione sono i due episodi di The Sound of New York, la serie che esplora il panorama musicale della Grande Mela attraverso i racconti delle più recenti generazioni di artisti di stanza nella città americana. Un viaggio alla scoperta delle avanguardie musicali newyorkesi, dal Village ad Harlem fino a Brooklyn. Il primo a prendere la parola è Bilal Sayeed Oliver, conosciuto semplicemente come Bilal, ritenuto tra i fautori della nuova età dell'oro del jazz. Cresciuto a Germantown, un quartiere povero e periferico di Philadelphia negli anni Ottanta, assorbe ogni tipo di influenze musicali e culturali. Poco più che bambino scopre, grazie alla madre che lo introduce alle messe gospel e al padre che lo porta con sé nei club della città, l'amore per il jazz. Finita la scuola si trasferisce a New York, dove frequenta la New School for Jazz and Contemporary Music. Studia canto classico e jazz, arrangiamento per ensemble. Per anni condivide l'appartamento di Brooklyn con Robert Glasper, con cui collabora ancora oggi. Pur mantenendo uno stile unico che si fonda sulla tradizione soul, Bilal spazia dall'R&B al funk al jazz e si è aggiudicato un Grammy Award nel 2013 nella categoria “Best R&B Album”. Il secondo episodio è dedicato al sassofonista Greg Osby, giunto a New York, appena ventenne, nel 1982. Il suo talento naturale e la sete di crescere musicalmente gli permettono di mettere radici in una New York ben diversa da quella di oggi. Musica ovunque, locali aperti a tutte le ore, performance per strada, sotto la metropolitana, ma soprattutto la presenza dei grandi maestri del jazz da cui apprendere i segreti del mestiere e le storie del passato. L'incontro con il sassofonista Steve Coleman è decisivo. Le loro visioni si incrociano con quelle di Cassandra Wilson e Robin Eubanks con i quali fondano il collettivo M-base. Un movimento che invita all'innovazione e all'istinto puro della musica in controtendenza con la politica delle etichette discografiche. Acclamato dalla critica, riceve numerosi premi per i lavori in studio e per le appassionate performance dal vivo. La serata si concluderà con Harold Feinstein – New York e l’attimo, la pellicola dedicata al fotografo, scomparso nel 2015, che trovò nella Grande Mela, sua città di origine, una inesauribile fonte di ispirazione. Autentico prodigio della fotografia, a soli 19 anni Feinstein vide i propri scatti inclusi nel prestigioso archivio del MoMA. Da allora il suo sguardo fu sempre rivolto a New York, dando forma a istantanee che spaziano dalla street photography allo still life, senza dimenticare i ritratti. L’hashtag della serata è #WeLoveNY.
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