In India con i Beatles

Lunedì 18 aprile – ore 21:15

“Nel 1968, i Beatles si recarono in India per trovare qualcosa che la fama e la fortuna non potevano dare loro. Cercavano la pace interiore. Fu un momento di enorme creatività e di cambiamento. In 7 brevi settimane trascorse nell'ashram scrissero 48 canzoni. Senza sapere che si trovassero lì, io ero arrivato a Rishikesh per imparare la meditazione, nel disperato tentativo di guarire il mio cuore spezzato. Siamo stati insieme per una settimana. La meditazione mi ha cambiato la vita, così come l'incontro con loro”. Con queste parole il regista canadese Paul Saltzman ha descritto l’occasione che gli permise di conoscere, sulle rive del fiume Gange, i Fab Four. Cinquant’anni dopo a raccontare quella cruciale esperienza, che permise a John Lennon e compagni di gettare le basi per le hit dei dischi White Album e Abbey Road, è il documentario In India con i Beatles, in onda su Sky Arte lunedì 18 aprile. Diretta dallo stesso Saltzman, l’opera affida alla voce narrante di Morgan Freeman, solo nella versione internazionale del documentario, la ricostruzione delle giornate in cui il destino dei Beatles si intrecciò con quello del regista. Molti i contributi d’eccezione che arricchiscono il racconto: si va dalla partecipazione straordinaria del celebre storico dei Beatles, Mark Lewisohn, che ripercorre con il regista i momenti salienti del viaggio, fino alle testimonianze del compositore Laurence Rosenthal, di Pattie Boyd (modella e fotografa che fu moglie di Harrison e di Eric Clapton) e di sua sorella Jenny, e di David Lynch, fra i produttori esecutivi della pellicola. “È stata un'esperienza profondamente privata tanto che, tornato a casa, ho riposto in una scatola le 54 foto che avevo scattato. E me ne sono dimenticato per 32 anni”, ha dichiarato in merito al viaggio in India il regista, che deve alla figlia Devyani il “recupero” di quelle preziose e intime immagini a lungo dimenticate.
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