The Sound of New York

Sabato 18 settembre – dalle ore 20:05

Dopo i primi due episodi andati in onda in concomitanza con l’11 settembre, la serie The Sound of New York, che esplora il panorama musicale della Grande Mela attraverso i racconti delle più recenti generazioni di artisti di stanza nella città americana, torna su Sky Arte sabato 18 settembre. La prima delle due puntate vede protagonista Theodore Lee Croker, classe nel 1985 e originario della Florida. Figlio di un attivista per i diritti civili e nipote del trombettista Doc Cheatham, inizia a suonare la tromba a 11 anni. Successivamente frequenta il Conservatorio di Oberlin in Ohio, dove studia con leggende del jazz come Gary Bartz, Robin Eubanks, Billy Hart, Wendell Logan, Marcus Belgrave e Dan Wall. Nel 2006 Theo vince il prestigioso “Presser Music Foundation Award” e con la somma vinta incide il suo primo album, The Fundamentals. Su consiglio dei suoi maestri decide di trasferirsi a Shangai. Questa scelta strategica gli offre la possibilità di suonare sette giorni su sette con i più grandi musicisti internazionali che si trovano in tournée in Cina. Esplora i generi più disparati: salsa, rock fusion, R&B, hip hop, jazz e blues. Ha una residency alla House of Blues e diventa direttore musicale, compositore e bandleader dello show televisivo Asia Uncut Star Network di Shangai. L'incontro con Dee Dee Bridgewater è come una scintilla che in breve tempo gli cambia la vita. La cantante e produttrice ne apprezza il talento e riconosce nel suo viso qualcosa di familiare, notando la somiglianza con Doc Cheatham, suo vecchio amico. Così Dee Dee lo invita a tornare negli Stati Uniti per incidere il suo secondo album. In seguito al trasferimento a New York l’artista non ha mai smesso di dare forma a nuove sperimentazioni, mescolando jazz e pop-funk elettrico e conquistando la fama mondiale. Il protagonista del secondo episodio è Gerald Clayton. Nato Utrecht nel 1984, Clayton si è trasferito negli Stati Uniti in giovane età. Cresciuto in una famiglia di musicisti (suo padre è il bassista- compositore John Clayton e suo zio il sassofonista Jeff Clayton), è stato esposto a una varietà di stili musicali sin dall’infanzia. Gerald ha preferito evitare il cliché del giovane prodigio, affinando il suo talento e la sua determinazione per garantire energia e originalità ai propri pezzi, che oscillano fra tradizione e novità. Gerald oggi vanta numerose collaborazioni con importanti musicisti tra cui i pianisti Benny Green, Mulgrew Miller e Kenny Barron, e i trombettisti Clark Terry e Roy Hargrove, Diana Krall, Roberta Gambarini. Nel 2010 ha ricevuto la nomina ai Grammy Awards nella categoria “Best Instrumental Composition”. Nel 2011 è uscito il disco Bond: The Paris Sessions, che ha ricevuto una nomina ai Grammy Awards nella categoria “Best Instrumental Jazz Album”.
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