Raffaello. Il giovane prodigio

Sabato 25 dicembre – ore 21:15

Narrare le vicende di un protagonista indiscusso della tradizione artistica italiana da un punto di vista inedito e suggestivo non è impresa semplice. Eppure il docu-film Raffaello. Il giovane prodigio, in onda su Sky Arte sabato 25 dicembre, è riuscito nell’intento. La storia personale e creativa dell’urbinate è descritta usando come chiave interpretativa la figura femminile, presente in maniera determinante nell’esistenza del pittore rinascimentale. Diretta da Massimo Ferrari, la pellicola pone l’accento sulla metamorfosi artistica del maestro urbinate e sulla sua capacità di apprendere ininterrottamente senza mai ripetersi. La sua vita assume le tinte di un racconto leggendario che, a cinquecento anni di distanza dalla sua scomparsa, continua a sedurci, grazie anche a quel senso di mistero che la avvolge. A tenere le fila del racconto è una narratrice d’eccezione, l’attrice e regista di fama internazionale Valeria Golino. La sua voce ci accompagna nell’universo ‒ reale e immaginario ‒ di Raffaello, mostrandoci il genio, la ricerca costante e l’evoluzione del pittore, ma anche l’attrazione per le donne, che hanno giocato un ruolo basilare nella sua vita e nella sua carriera. Arricchiscono il racconto le animazioni realizzate dall’illustratore pluripremiato Giordano Poloni che, attraverso un linguaggio sognante, evoca alcuni momenti emblematici della storia di Raffaello e delle sue opere più celebri in un mix di leggenda, realtà e mito. Le tavole illustrate di Poloni sono delle inquadrature cinematografiche molto colorate e dal sapore contemporaneo, dove la combinazione di illuminazione, prospettiva, soggetti e ambienti permette di creare immagini che, in un singolo frame, spalancano mondi affascinanti.  Il film vede la partecipazione di esperti italiani e internazionali come Vincenzo Farinella, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna dell’Università degli Studi di Pisa; Lorenza Mochi Onori, storica dell’arte ed esperta di Raffaello; Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte italiana; Tom Henry, direttore dell’Università del Kent a Roma; Amélie Ferrigno, Ippolita di Majo e Gloria Fossi, storiche dell’arte.
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