Le dame con l’ermellino

Giovedì 29 settembre – ore 21:15

Cosa hanno in comune Cecilia, Isabella, Izabela, Melitta, quattro adolescenti entrate nella storia? Il documentario Le dame con l’ermellino, in onda su Sky Arte giovedì 29 settembre, racconta come le vite di queste quattro donne indipendenti e colte si siano intrecciate alle vicende avventurose del dipinto di Leonardo intitolato appunto La dama con l’ermellino. Oggi il quadro è conservato al Museo dei Principi Czartoryski, parte del Museo Nazionale di Cracovia, e continua a essere un’opera sorprendente e d’avanguardia. Come ci spiegano infatti gli storici dell’arte Vittorio Sgarbi e Pietro Marani, ma anche maestri della fotografia internazionale come Steve McCurry, qui Leonardo ha saputo cogliere come nessun altro prima di lui un istante di realtà con una precisione che rende il quadro il primo ritratto fotografico ante litteram. La donna immortalata da Leonardo è Cecilia Gallerani, l’amante di Ludovico il Moro nella Milano sforzesca del secondo Quattrocento: lei è la nostra prima protagonista. La seconda è Isabella d’Este, la marchesa di Mantova, signora del Rinascimento che a lungo cercò di essere ritratta dal maestro. La terza è la principessa polacca Izabela Czartoryska, che ricevette il dipinto leonardesco all’inizio dell’Ottocento, lo collocò nella sua collezione e poi lo mise in salvo, proteggendolo dalle guerre. La quarta è Melitta Sallai, una ragazza tedesca che vide il quadro trafugato dai nazisti, mentre fuggivano dall’Armata Rossa negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale. Il documentario parte proprio da qui, dai ricordi di Melitta di quella indimenticabile notte del gennaio 1945, per narrare a ritroso le sorti di questo dipinto, conteso da Hitler e Göring e finito nelle stanze private di Hans Frank, il “Boia della Polonia”, durante l’occupazione nazista ‒ un periodo rievocato non solo da esperti, giornalisti, storici dell’arte ma anche da un testimone d’eccezione, il figlio di Frank, che restituisce un ritratto di prima mano di suo padre, criminale senza scrupoli morali e appassionato d’arte.
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