Il lato nascosto di Franco Battiato

Giunge alla conclusione Franco Battiato – Il tributo, il documentario a episodi che dà voce ai musicisti saliti sul palco dell’Arena di Verona a settembre 2021 per rendere omaggio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio dello stesso anno.La quarta e ultima puntata, in onda su Sky Arte mercoledì 8 giugno, si apre con la canzone interpretata da Alice intitolata Io chi sono? Una semplice ma profonda domanda esistenziale che Franco Battiato si poneva, attraverso la sua musica, nel 2007. Una domanda alla quale idealmente rispondono i protagonisti della pellicola: chi era Franco Battiato?Un piccolo ritratto emerge dagli aneddoti narrati nel corso delle interviste. Da Branduardi a Saturnino, da Vasco Brondi a Juri Camisasca, da Roberto Cacciapaglia a Simone Cristicchi, a essere messe in luce sono alcune delle molteplici sfumature dell’uomo e dell’artista Battiato, grazie ad arrangiamenti, testi di canzoni o racconti di vita vissuta.La colonna sonora è composta dalle esibizioni di questi cantanti che sul palco dell’Arena si sono esibiti in classici del repertorio del cantautore catanese del calibro di Era del Cinghiale Bianco (cantata da Lorenzo Jovanotti), Lode all’inviolato (Cristicchi), Magic Shop (Vasco Brondi).Oltre al lato impegnato e spirituale spicca anche quello più ironico e divertente del cantautore. Cinti, Finardi, Caccamo e Mannoia descrivono alcune peculiarità del lato in apparenza più sorprendente del grande artista. Si susseguono le esibizioni e i ricordi personali di Subsonica, Emma, Extraliscio, mentre Francesco Messina rammenta quanto Battiato tendesse, nella vita e nella musica, ad alzare sempre l’asticella, spingendo le persone attorno a lui a tirare fuori il meglio di sé.Mahmood, con No time no space, e i Baustelle, con I treni di Tozeur, chiudono il documentario insieme alle dichiarazioni emozionate di una selezione di artisti e organizzatori prima dell’ultimo brano live, Torneremo ancora, supportato dalle immagini della “camminata sull’Etna” girata dal regista Pepsy Romanov.