L'ala ovest della grande residenza reale campana riapre alle visite dopo l’attento restauro dell'appartamento ottocentesco e un riallestimento della collezione d'arte contemporanea del progetto Terrae Motus.

La Reggia di Caserta è una delle regge più grandi e sontuose d'Europa, progettata da Luigi Vanvitelli su incarico di Carlo III di Borbone. Da qualche tempo è protagonista di una fase di rinascita che passo dopo passo lo sta riportando ai fasti del passato. L'ala ovest della Reggia di Caserta è oggi riaperta alle visite, e appare ancora più bella e ancora più godibile nei nuovi allestimenti, con gli ambienti rimessi a nuovo grazie a minuziosi restauri e il riallestimento della collezione di arte contemporanea. Superato lo scalone, il grandioso vestibolo, la sala degli Alabardieri, quella delle guardie del corpo e la magnifica sala di Alessandro Magno, troviamo sulla sinistra una serie di ambienti deliziosamente settecenteschi, risalenti alla prima fase di costruzione dell'edificio, mentre sulla destra, oltrepassate le sale d'Astrea, di Marte e del Trono, troviamo una serie di ambienti privati risalenti all'Ottocento, che sono testimonianza di un'epoca in cui la Reggia di Caserta assunse un ruolo di grande centralità: qui infatti trovò ospitalità papa Pio IX all'epoca della Repubblica Romana del 1849. IL RESTAURO DELLA REGGIA DI CASERTA Gli interventi di restauro all'ala ovest erano iniziati nel 2020, ed erano stati finanziati con il piano “Cultura e Turismo” del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. La porzione restaurata, l'appartamento ottocentesco, comprende ambienti come la Sala del Consiglio, le retrostanze dell'Ottocento, la Sala delle culle, l'anticamera e la Cappellina di Pio IX (con tanto di inginocchiatoio), la camera da letto e le anticamere di Gioacchino Murat, la camera da letto e le anticamere di Francesco II. Sono stati restaurati i pavimenti in cotto dipinto a finto marmo, gli arredi e i monumentali letti di Gioacchino Murat e di Francesco II. Per alcuni materiali particolarmente preziosi come i tessuti si è deciso di coinvolgere eccellenze locali come il Consorzio San Leucio Textile, grazie anche al prezioso contributo della Camera di Commercio di Caserta. REGGIA DI CASERTA CONTEMPORANEA Nelle retrostanze è stato invece riallestito il percorso museale delle opere parte della collezione Terrae Motus, la raccolta donata alla Reggia di Caserta dal grande collezionista Lucio Amelio nel 1993, frutto di una committenza brillante che trasformò il tragico sisma dell'Irpinia del 1980 in un'occasione per riflettere sulla potenza tellurica della creatività contemporanea. “L’impegno per restituire a questo luogo la dignità di una Reggia e la grande suggestione di fascino e bellezza immaginata dalla committenza borbonica richiede oggi un grande investimento di risorse economiche e professionali”, ha commentato Tiziana Maffei, direttrice generale della Reggia di Caserta. “I numerosi cantieri che affrontano attività articolate di restauro, adeguamento impiantistico e rifunzionalizzazione degli ambienti evidenziano la complessità gestionale che il nostro museo sta affrontando per assicurare al meglio l’accoglienza dei pubblici e sviluppare la propria missione culturale. Un graduale recupero che, nella riapertura di oggi, condividiamo con tutte le professionalità e maestranze altamente specializzate che hanno operato, a testimonianza di un patrimonio culturale la cui cura e custodia può avvenire solo potendo contare su grande competenza, passione e senso di responsabilità verso il bene pubblico”.[Immagine in apertura: dettaglio della decorazione e tessuti del letto di Gioacchino Murat, Reggia di Caserta]
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