A Roma, il capolavoro barocco della Loggia dei Vini di Villa Borghese riapre finalmente al pubblico a conclusione della prima delle tre fasi di restauro. Mostre d’arte contemporanea, con performance e laboratori, saranno d'ora in poi accolte in questo luogo ritrovato della città.

Realizzata tra il 1609 e il 1618 per il cardinale Scipione Borghese, la Loggia dei Vini di Villa Borghese, è un'opera architettonica di rara bellezza, contraddistinta dalla pianta ovale. Dopo un minuzioso restauro, che ha incluso anche il recupero della volta interna e dell'affresco centrale (opera del pittore Archita Ricci), la struttura è stata riaperta al pubblico. Accoglie ora i visitatori con un programma espositivo imperdibile, dedicato all’arte contemporanea, mentre ulteriori interventi attendono il complesso nel prossimo futuro.IL RESTAURO DELLA LOGGIA DEI VINI DI VILLA BORGHESEIl primo lotto di lavori ha previsto azioni mirate sul soffitto affrescato, sui pilastri e sulle scale d’accesso, gravemente danneggiati da infiltrazioni d’acqua. L’affresco centrale, che raffigura Il Convito degli Dei, eseguito da Ricci tra il 1617 e il 1618 e restaurato l’ultima volta nel 1968, è stato sottoposto a un delicato processo di pulitura e conservazione. Sono stati così rimossi depositi incoerenti e ridipinture inadeguate, allo scopo di ripristinare la leggibilità dell’opera. Si è inoltre proceduto con l'integrazione delle lacune stuccate con la malta e poi reintegrate mimeticamente con l’acquerello. Nelle prossime fasi previste, anche gli intonaci dei pilastri interni e della parte esterna dell’edificio, così come l’emiciclo e la sua pavimentazione in cotto, saranno oggetto di restauri; il percorso proseguirà infatti nei due lotti successivi del bene, permettendo così di restituire alla Loggia l'antica magnificenza. Inclusa nel complesso architettonico di cui fa parte anche la sottostante Grotta (destinata alla conservazione dei vini e collegata al Casino Nobile di Villa Borghese con un passaggio sotterraneo), la Loggia dei Vini era stata oggetto di interventi nel Novecento; da tempo era inaccessibile.IL PROGETTO “LAVINIA” E L’ARTE CONTEMPORANEA A VILLA BORGHESEContestualmente alla riapertura, la preziosa architettura è teatro del progetto artistico contemporaneo LAVINIA, curato da Salvatore Lacagnina (ad accesso gratuito). Con una denominazione che omaggia Lavinia Fontana – una delle prime donne artiste, nel Seicento, ad entrare a pieno titolo nella storia dell’arte ufficiale e accademica – l’iniziativa non solo arricchisce il contesto della Loggia con installazioni ed eventi, ma incoraggia il pubblico ad avviare una riflessione sul rapporto tra arte e ambiente architettonico. L’iniziativa prevede mostre di artisti contemporanei, performance e laboratori, con l'obiettivo di rendere questo ritrovato spazio della città un luogo vivo e per tutti. La prima retrospettiva, allestita fino al 26 gennaio 2025, riunisce opere site specific di Ross Birrell & David Harding, Monika Sosnowska, Enzo Cucchi, Gianni Politi, Piero Golia e Virginia Overton. Realizzato da Ghella e promosso da Roma Capitale (Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali), con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, LAVINIA ambisce a diventare un fulcro di interazione culturale, favorendo un dialogo tra il passato e il presente dell’arte nel cuore della Capitale.[Immagine in apertura: Loggia dei vini, Villa Borghese, crediti fotografici Daniele Molajoli, courtesy Ghella]
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