Fra i simboli architettonici di Firenze, il Battistero intitolato al patrono San Giovanni è considerato un capolavoro di architettura romanica. La sua eccezionale cupola, coperta da oltre mille metri quadrati di mosaici bizantini, è oggetto di un imponente restauro: entro il 2028, termine stimato dei lavori, sarà possibile salire sull'innovativo ponteggio e osservare da vicino i mosaici policromi.

È trascorso più di un secolo dall'ultimo restauro dei mosaici duecenteschi policromi, su fondo oro, che rivestono la cupola del Battistero di San Giovanni, nel cuore di Firenze. Era infatti il 1907 quando uno dei gioielli artistici del complesso di Santa Maria del Fiore tornava a svelarsi in tutto il suo splendore, ammaliando con la sua lucentezza e potenza narrativa. Sensazioni che saranno replicate nel 2028, anno in cui è prevista l'ultimazione del ciclo di lavori appena avviato: i ben dieci milioni di tessere vitree policrome, con dimensioni variabili da 5 a 20 mm per lato, che formano il maxi mosaico, stanno infatti per essere nuovamente restaurati.IL RESTAURO DEI MOSAICI DELLA CUPOLA DEL BATTISTERO Obiettivo dell'intervento quinquennale è il recupero della stabilità strutturale e dell'adesione alla volta degli elementi costitutivi del mosaico, in modo tale da arrestare i fenomeni di degrado e ripristinare lucentezza e vivacità. Per rendere possibile questa operazione all'interno del battistero fiorentino è stato allestito un imponente cantiere, a forma di fungo: dispone di una base di appoggio di appena 63 metri quadrati e di una superficie calpestabile, nella parte alta, di quasi dieci volte superiore, ovvero di 618 metri quadrati. Attraverso questa innovativa struttura dal contenuto ingombro a terra (progettata ad hoc e formata da 8150 elementi, fra cui travi in alluminio di ultima generazione), i visitatori potranno continuare a visitare l'edificio. In particolare, potranno godere della meraviglia delle pareti laterali e della scarsella, a loro volta decorate con marmi e mosaici recentemente restaurati. Ma non solo: sarà anche eccezionalmente possibile ammirare a distanza ravvicinata proprio gli apparati musivi della volta.COME VISITARE L'INNOVATIVO CANTIERE DEI MOSAICI  A partire dal 24 febbraio prossimo e per l'intero periodo dei lavori, i visitatori potranno cogliere l'opportunità senza precedenti di vedere da vicino i mosaici della cupola. Un'esperienza mai tentata prima, per la quale è stato predisposto uno specifico canale di prenotazioni online. Piccoli gruppi, di massimo dieci persone per volta, avranno così modo di osservare come mai prima d'ora la cupola mosaicata del Battistero di Firenze. Dominati dalla figura del Cristo giudice, i mosaici furono fonte di ispirazione per la rappresentazione dell’Inferno nella Divina Commedia di Dante e vennero realizzati a partire da disegni preparatori di artisti del calibro di Cimabue e Coppo di Marcovaldo. La bellezza e la complessità di questa grandiosa opera saranno dunque "accessibili" non solo alle maestranze e agli esperti coinvolti nel restauro. Proprio loro, in questi primi giorni di lavori, si stanno intanto occupando delle indagini diagnostiche necessarie per verificare i distacchi o le decoesioni e per definire il degrado delle tessere, la composizione e lo "stato di salute" dei diversi materiali costitutivi. L'investimento per l'intervento, finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore in accordo con l’Arcidiocesi di Firenze e sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza di competenza, è pari a 10 milioni di euro. [Immagine in apertura: Fasi della costruzione del cantiere di restauro dei mosaici della cupola del Battistero di Firenze e cantiere finito. Fotografie di Francesco degli innocenti - Studio Fotografico FDI]
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