Al Museo Gypsotheca Antonio Canova riapre l'ala ottocentesca
ARCHITETTURA
Dopo 7 anni l’Ala Ottocentesca del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Treviso) torna visitabile nella sua completezza. In un ambiente rinnovato, modernizzato e messo in sicurezza, dall'inizio di dicembre i visitatori potranno di nuovo osservare i capolavori dello scultore veneto, tra cui "Amore e Psiche" e "Le Grazie".
È il 1757 quando a Possagno, in Veneto, nasce uno degli scultori più celebri della storia, nonché il più illustre del neoclassicismo: Antonio Canova. Ed è a Possagno che viene istituito, nel 1832, il Museo Gypsotheca Antonio Canova, sede che conserva la più ampia raccolta di scultura in gesso d’Europa. Dopo sette anni di lavori (durante i quali la Gypsotheca è rimasta parzialmente accessibile al pubblico), finalmente riapre l’Ala Ottocentesca del complesso.IL RESTAURO DELL’ALA OTTOCENTESCA DELLA GYPSOTHECA DI POSSAGNORealizzata su progetto dell’architetto Francesco Lazzari fra il 1831 ed il 1836, questa sezione del Museo Canoviano di Possagno è stata infatti riqualificata e rimodernata da uno scrupoloso restauro; sono stati condotti a termine il consolidamento strutturale e il miglioramento sismico della seconda e terza campata, per garantire maggiore sicurezza e stabilità all’edificio storico. Parallelamente, si è provvedono a un radicale rinnovamento del suo sistema illuminotecnico dell'intera area, allo scopo di migliorare la fruizione dei modelli in gesso esposti e permettere ai visitatori di coglierne i raffinati dettagli. In parallelo è stata inoltre portata a termine la digitalizzazione del complesso architettonico canoviano: l'integrazione di metodi innovativi ha consentito la creazione di un virtual tour immersivo che arricchisce l’offerta museale, rendendo accessibile il patrimonio artistico a un pubblico globale.ESPOSTI A POSSAGNO I CAPOLAVORI DI CANOVAIl restauro restituisce finalmente alla visione capolavori in gesso come Napoleone come Marte Pacificatore (1806), una scultura monumentale di oltre 3 metri d’altezza che ritrae Napoleone vestito come il dio greco, e Ercole e Lica (1795-1796), la cui versione in marmo si trova alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Non mancare uno dei lavori più conosciuti e apprezzati dello scultore, ovvero la scultura che raffigura in un abbraccio Amore e Psiche (1800). “Questo intervento”, ha dichiarato Moira Mascotto, direttrice del Museo, “è emblematico dell’impegno della nostra Istituzione nella conservazione e valorizzazione dell'arte neoclassica, restituendo alla collettività un patrimonio di inestimabile valore. L’inaugurazione segna una tappa significativa nel nostro costante percorso di tutela e promozione dell’immortale eredità di Canova”.[Immagine in apertura: Museo Gypsotheca Antonio Canova, Ala Ottocentesca, 2010, Possagno (TV), photo Lino Zanesco]