Parzialmente inaccessibile dal 2023, il Refettorio grande al museo di San Marco a Firenze è stato restaurato. Oltre al ripristino della spazialità originaria, le sale sono state dotate di un nuovo allestimento, con un'illuminazione rinnovata e un progetto grafico unitario per i pannelli informativi.

A Firenze prosegue la campagna di restauro all'interno del Museo di San Marco. Dopo la Sala del Beato Angelico, le sale del Savonarola e il Refettorio piccolo, che custodisce il bellissimo affresco del Ghirlandaio, riapre al pubblico anche il refettorio grande, dove un tempo i frati si riunivano quotidianamente per consumare i propri pasti. Parzialmente inaccessibile dal 2023, questa architettura dal gusto gotico viene finalmente restituita ai visitatori con un allestimento interamente rinnovato.IL RESTAURO DEL REFETTORIO GRANDE AL MUSEO DI SAN MARCO A FIRENZEReso possibile da un donazione privata di Michael W. Scherb, in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Toscana, l’intervento ha previsto in primo luogo il ripristino integrale del pavimento sollevatosi lo scorso anno, così da recuperare la spazialità originaria della sala. Altro passaggio fondamentale è stato il recupero dell’affresco della Provvidenza dei domenicani sormontata dalla Crocifissione, realizzato da Giovanni Antonio Sogliani nel 1536 (oggi restaurato per la prima volta dopo l'intervento realizzato da Dino Dini negli anni Settanta del Novecento). Il progetto di riallestimento dello spazio museale ha invece aggiornato il precedente assetto degli anni Ottanta, rimuovendo i pannelli aggiuntivi che coprivano l’architettura originale e appendendo i quadri direttamente sulle pareti. Un nuovo sistema di illuminazione e una coerenza grafica per i pannelli informativi aggiornati contribuiscono a rinnovare l'immagine complessivo di questo luogo.NUOVO ALLESTIMENTO E NUOVA ILLUMINAZIONE AL MUSEO DI SAN MARCOUn risultato, questo, che non sarebbe stato possibile senza la donazione privata dell’imprenditore londinese. Secondo Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana del MiC, il rapporto tra l'istituzione e Michael W. Scherb è stato “un esempio ideale di fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato, grazie alla quale il Museo di San Marco ed il suo pubblico si sono potuti riappropriare di uno spazio fondamentale, da tempo negato, ma di notevolissima importanza per l’architettura, la storia e l’arte fiorentina”. Uno spazio che, prosegue Casciu, “ha il suo apice nello splendido affresco di Giovanni Antonio Sogliani, oggi integralmente restaurato, e nel nuovo allestimento dei dipinti cinquecenteschi della Scuola di San Marco, esaltati dalla nuova illuminazione ed illustrati da nuovi apparati informativi”.[Immagine in apertura: Opera Laboratori per il Museo di San Marco]
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