Lo studio milanese Migliore+Servetto ha progettato il nuovo allestimento del Museo Europeo di Schengen, in Lussemburgo. Basato sul superamento delle barriere (architettoniche, multimediali, narrative), il concept punta a definire uno spazio “senza confini”. L'inaugurazione è prevista nel 2025.

In Lussemburgo, il Museo Europeo di Schengen si rifà il look grazie al nuovo allestimento dello studio milanese Migliore+Servetto, insieme a Karmachina. Il progetto, inevitabilmente, si concentra sui concetti di confine e di viaggio, con un immancabile approfondimento sul celebre Trattato di Schengen e su come esso abbia influenzato le relazioni tra le persone e le nazioni nel contesto europeo. All'intervento si aggiunge il restauro e la valorizzazione del Battello Princess Marie Astrid II, ovvero il luogo dove il documento fu firmato nel 1985. L’apertura è prevista nel corso del 2025, per il quarantesimo anniversario dello storico accordo.IL PROGETTO DI MIGLIORE+SERVETTO PER IL MUSEO DI SCHENGENCon un solido background nel settore dell'exhibit design, Migliore+Servetto si è confrontato con una struttura preesistente, restaurata da Forma Architects. Alla base del nuovo allestimento si colloca la volontà di definire uno spazio “senza confini”, senza barriere – architettoniche, multimediali, narrative –, basato su tre pilastri fondamentali: inclusività, accessibilità e innovazione. A lavori conclusi, il museo si svilupperà secondo un percorso a tappe, suddiviso in quattro sezioni principali in cui si incontrano 19 installazioni di vario genere. L'itinerario confluirà in un “nucleo narrativo” centrale, chiamato il “Cube”, dove sarà collocata un’installazione immersiva e multimediale che costituisce il fulcro dell’allestimento. “Il museo è stato pensato in un’ottica dinamica” spiega Mara Servetto, “come una sommatoria di atti quasi teatrali intorno a un nucleo centrale, il grande ‘cubo delle bandiere’, che porta il visitatore in una dimensione altra, partecipativa e coinvolgente con il tempo e lo spazio”.IL RESTAURO DEL BATTELLO PRINCESS MARIE ASTRID IIInclusa nell'operazione c'è poi la valorizzazione della storica imbarcazione "cornice" della firma del Trattato di Schengen. Anche in questo spazio si prevede un’installazione immersiva, oltre a uno spazio per conferenze e un’area per mostre temporanee. “È stata sicuramente un’opportunità anche avere un luogo espositivo non convenzionale, un unicum. Lavorare con il battello ormeggiato sulla Mosella”, ha dichiarato Ico Migliore, “ci ha permesso di fisicizzare un concetto di luogo culturale permeabile, capace anche di muoversi e spostarsi tra i diversi territori”. Infine, conclude l'architetto, il progetto "incarna una nuova concezione di museo aperto e itinerante, che offre un’ulteriore esperienza in cui l’imbarcazione lunga 40 metri viene trasformata in un memorabile momento narrativo”.[Immagine in apertura: progetto di allestimento permanente e di multimedia design del Museo Europeo di Schengen (Lussemburgo). Courtesy of Migliore+Servetto]
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