La storica farmacia di Santa Maria della Scala, a Roma, torna a “vivere” grazie a un eccezionale progetto di ricostruzione 3D. Portata avanti da un team internazionale di ricercatori italiani, spagnoli e portoghesi, l’intera operazione mira a rendere l’antico locale accessibile a tutti attraverso un’apposita piattaforma digitale.

Forse non tutti sanno che la più antica farmacia d’Europa si trova nel nostro Paese, più precisamente a Roma. Stiamo parlando della storica Spezieria di Santa Maria della Scala, l’incredibile locale fondato nella seconda metà del XV secolo per volontà dell’ordine spagnolo dei Frati Carmelitani Scalzi. Detentori di poderose piante medicinali provenienti da tutto il mondo – grazie al controllo che, fra il XVII e il XVIII secolo, esercitavano sulle rotte commerciali con le Indie orientali e occidentali –, i frati ricorrevano a questo tesoro inestimabile per curare loro stessi e i pontefici dell’epoca.  Conosciuta anche come la “farmacia dei papi”, la spezieria aprì le sue porte al pubblico soltanto verso la fine del 1600, iniziando così una lunga attività esercitata fino alla metà del secolo scorso. Oggi le visite all’antica bottega sono consentite soltanto a gruppi ristretti di persone ma, grazie a un innovativo progetto coordinato da ricercatori italiani, spagnoli e portoghesi, chiunque potrà presto ammirare la straordinarietà di questo luogo. Come sottolinea il professore Sergio Ferrero, della scuola EASD di Valencia: “Il nostro obiettivo è la digitalizzazione e la virtualizzazione della Spezieria con tour virtuali e tecniche di fotogrammetria e di scansione luminosa volumetrica, per superare le barriere architettoniche dello spazio e consentire a tutti di fruire di questa opera sul web”. LA RICOSTRUZIONE 3D DELL’ANTICA FARMACIA Concepito con l’intenzione di rendere l’antica farmacia accessibile a tutti, l’innovativo progetto mira non solo alla ricostruzione virtuale dell’intero ambiente, ma anche allo svolgimento di analisi chimiche, fisiche e storiche effettuate per valutare lo stato di conservazione dei farmaci nell’ottica di futuri interventi di recupero.  Promossa grazie al progetto internazionale Roma Hispana, l’operazione si avvale delle competenze di alcuni ricercatori provenienti dalla spagnola ENEA, dall'Università Ca’ Foscari di Venezia, dal Laboratorio Hercules dell’Università di Évora (Portogallo), dall'EASD - Escola d´Art i Superior de Disseny di Valencia e dall'Università di Valencia (Spagna). UN TOUR VIRTUALE “Santa Maria della Scala rappresenta un immenso patrimonio per la conoscenza del farmaco nel Mediterraneo, e anche per questo motivo i risultati del progetto sono di importanza fondamentale per i progressi delle conoscenze nel campo delle scienze farmaceutiche", ha spiegato Maria Luisa Vazquez de Ágredos, dell’Università di Valencia. "Grazie a 'Roma Hispana' riusciamo a caratterizzare i farmaci, a studiarne e comprenderne l’evoluzione nel tempo, ma anche a consentire la fruizione da remoto di questo gioiello barocco, valorizzando l’opera, promuovendo la conoscenza e arricchendo la documentazione digitale del museo”. Utilizzando tecnologie sofisticate e tecniche di fotogrammetria volumetrica, è stato così possibile acquisire in alta risoluzione tanto la volta affrescata della sala di vendita, quanto i mobili e le suppellettili situati nella sala del retrobottega. L’emozionante tour virtuale, insieme ai risultati di tutto il progetto, sarà online dall’inizio dell’anno prossimo.
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