Durante i lavori di restauro della pavimentazione di Piazza San Marco, a Venezia, gli archeologi hanno riportato alla luce una tomba risalente al Tardo Medioevo, con i corpi di sette persone. La scoperta sembrerebbe legarsi alla storia di un’antica chiesa, ormai andata distrutta.

Nel 1807, Napoleone arriva a Venezia e, con l’intento di dimostrare il suo potere sulla Serenissima, innalza una nuova ala delle Procuratie in Piazza San Marco, trasformandola nel suo Palazzo Reale. Per fare ciò, rade al suolo l’antica chiesa di San Gemignano. Oggi, dal suolo della piazza monumentale, più precisamente nell’area antistante al punto in cui un tempo sorgeva l’edificio sacro, emerge una sepoltura collettiva medievale. LA TOMBA RISCOPERTA IN PIAZZA SAN MARCOIl ritrovamento è avvenuto durante i lavori di restauro delle pietre della pavimentazione (dette “masegni”), consumate a causa della frequente acqua alta.Dall’area sottostante la piazza, che non veniva indagata dal 1855, sono emersi i resti di sette persone, vissute tutte tra il VII e l’VIII secolo: un bambino di circa otto anni, una donna, e altri cinque adulti di oltre cinquant'anni. Dalle fonti archivistiche, che collocano in quel punto preciso la chiesa andata distrutta, gli archeologi ritengono di avere a che fare con una sepoltura collettiva, parte di un cimitero legato a San Gemignano. UNA VENEZIA MEDIEVALE E “SOTTERRANEA”L’ipotesi è che si tratti di una famiglia di notabili, che nel Medioevo venivano sepolti all’interno o nei pressi delle chiese. Supposizione confermata anche dall’entità della sepoltura: non si tratta infatti di una semplice fossa, ma di una struttura in laterizio che per l’epoca doveva risultare piuttosto monumentale.Edificata per volere del generale bizantino Narsete nel lontano VI secolo – e distrutta nella sua versione ultima, progettata da Jacopo Sansovino nel 1557 –, la chiesa di San Gemignano era senza dubbio la più antica della piazza. Il ritrovamento epocale offre una “fotografia” unica di Venezia come una città mutevole, stratificata e dalla storia ancora da scoprire: ora non resta che vedere quali altri segreti nasconde la pavimentazione, che verrà gradualmente “scoperchiata” integralmente nei prossimi mesi per consentirne il restauro.  [Immagine in apertura: Venezia. Foto di JUN HAO su Unsplash]
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