La nuova rivista che unisce fumetti e giornalismo
LETTERATURA
Si prepara al suo debutto in libreria “La Revue Dessinée Italia”, il nuovo periodico che osserva e racconta i grandi temi del mondo attraverso il fumetto. Un progetto inedito per il nostro Paese, ideato da Massimo Colella e presentato al prossimo Salone del libro di Torino.
Il prossimo 19 maggio, nell'ambito
della nuova edizione del Salone del libro di Torino, farà il
suo debutto ufficiale La Revue Dessinée Italia, la rivista
trimestrale di giornalismo che punta a raccontare gli eventi del
presente attraverso il fumetto. Si tratta di un progetto editoriale
innovativo, e certamente inedito in Italia. Ideato
da Massimo Colella, in collaborazione con
Andrea Coccia, Lorenzo Palloni e Alessio Ravazzani, il nuovo magazine
nasce con l'intento di raccontare, spiegare e indagare i temi del
nostro tempo facendo ricorso al disegno, con inchieste e rubriche
realizzate grazie alla collaborazione tra giornalisti indipendenti e
fumettisti di rilievo del panorama internazionale.
I FUMETTISTI DEL PRIMO NUMERO
Disponibile in abbonamento e in
libreria a partire da giugno, la rivista trae ispirazione da La
Revue Dessinée, magazine di giornalismo a fumetti nato in Francia nel 2013. Nel primo numero, che vedrà la partecipazione di giornalisti e fumettisti quali Lorena Canottiere, Grégory Mardon, Éliane
Patriarca, Sergio Rossi, Lorenza Natarella, Giorgio Pandiani, Paolo Castaldi ed Emanuele
Racca, si parlerà di emergenza climatica, calcio sociale,
narcoterrorismo e rinascita delle periferie.
La copertina d'esordio (nell'immagine
in apertura un dettaglio) è stata invece affidata al fumettista e
illustratore Andrea Serio (già autore delle cover dei
libri dello scrittore-partigiano Beppe Fenoglio).
LE
AMBIZIONI DELLA RIVISTA
"'La
Revue Dessinée Italia' nasce con la missione di riempire un vuoto
nell'informazione italiana: raccontare storie e dinamiche 'lente',
che nei media mainstream non trovano spazio”,
ha dichiarato il direttore responsabile Andrea Coccia. “Noi
occuperemo questo spazio con un formato che in Italia non esiste: il
giornalismo a fumetti che, a differenza del graphic journalism, esce
dalla logica del racconto in prima persona e unisce alla potenza del
fumetto il rigore giornalistico. Per questo le nostre storie sono
sempre affidate a binomi: da una parte chi scrive, dall'altra chi
disegna, in un lavoro di squadra che dura circa nove mesi e che è
supervisionato e accompagnato dalla redazione sia dal punto di vista
giornalistico che da quello artistico”.