Dal 18 al 20 marzo, gli spazi della Basilica sotterranea di Porta Maggiore saranno aperti al pubblico. L'obiettivo è presentare la nuova illuminazione e i nuovi restauri di uno dei luoghi più suggestivi della Capitale.

Situata nel cuore di Roma, a circa tredici metri di profondità, la Basilica di Porta Maggiore è uno degli edifici più interessanti e suggestivi della prima età imperiale. Scoperto casualmente nel 1917 (in seguito a un cedimento lungo la linea ferroviaria Roma-Cassino), ed eretto tra il 14 e il 54 d.C., l'edificio è anche conosciuto come “la più antica basilica pagana di tutto l'Occidente”. Un primato straordinario, che i nuovi lavori di restauro hanno voluto rimarcare e valorizzare. Dopo due anni la Soprintendenza Speciale di Roma ha infatti riaperto al pubblico la struttura, presentando per la prima volta il risultato del consistente intervento di recupero. A partire dal 18 marzo e fino a domenica 20, le porte della basilica rimarranno eccezionalmente aperte ai visitatori, prima di dare il via alla seconda fase dei lavori. LA NUOVA ILLUMINAZIONE Centrale nell'intervento è stata l'installazione del nuovo impianto illuminotecnico, progettato con l'intento di conferire agli spazi interni un'atmosfera tenue e in grado di risaltare i volumi architettonici degli ambienti. Realizzato con luci led di vari colori e gradazioni, l'impianto (curato da Anna De Santis, Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi) restituisce con consumi ridottissimi un clima soft, tipico degli ambienti sotterranei, donando inoltre pieno risalto alla luce naturale in entrata dal lucernario del vestibolo. IL RESTAURO DELLA BASILICA Grande importanza è stata infine destinata alle decorazioni parietali della basilica, soggette a macchie e patine di microrganismi a causa della natura ipogea dell'edificio. Il nuovo restauro (guidato da Chiara Scioscia Santoro e Mariangela Santella) ha interessato in particolare la parete d'ingresso e i pilastri della navata di sinistra, nonché la parte inferiore del vestibolo, affrescata su uno sfondo di colore rosso morellone. Le figure umane, gli animali e i paesaggi d'epoca Giulio-Claudia dipinti sulle pareti, riemergono finalmente in tutto il loro vigore, esaltando al meglio la natura mistico-esoterica che da sempre si addice allo spazio. LE PAROLE DI ANNA DE SANTIS “Negli ultimi due anni, segnati dalla pandemia, la Basilica sotterranea per le piccole dimensioni è dovuta rimanere chiusa”, ha dichiarato la direttrice del monumento Anna De Santis. “In questo periodo oltre all’illuminazione, abbiamo realizzato nuovi restauri, studiato approfonditamente il microclima interno e la presenza di microrganismi per una conservazione sempre migliore di questo edificio unico nel suo genere. Lo riapriamo per tre giorni, dando l’opportunità di visitarlo prima che ripartano i lavori di restauro della volta della navata sinistra”. [Immagine in apertura: Basilica di Porta Maggiore, Roma. Crediti Fabio Caricchia]
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