A Firenze, dal 13 al 17 novembre, torna la 17esima edizione de “Lo Schermo dell'Arte", la manifestazione che unisce cinema e arte contemporanea, sotto la direzione di Silvia Lucchesi. La rassegna esplora temi politici e sociali, con focus sull’innovazione visiva di Garrett Bradley, un’ampia programmazione di film d’artista e la prima mondiale della nuova performance di John Menick.

Tutto pronto a Firenze per la 17esima dell’atteso festival che coniuga cinema, immagine in movimento e arte contemporanea: Lo Schermo dell’Arte torna dal 13 al 17 novembre nel “quartier generale” del Cinema La Compagnia, e nelle sedi “satelliti” di Palazzo Strozzi, NYU Florence e Accademia di Belle Arti di Firenze. Con la direzione di Silvia Lucchesi, la kermesse propone al pubblico una selezione di opere orientate ai temi politici, sociali, ambientali e identitari che mettono in luce le sfide contemporanee, utilizzando anche le nuove tecnologie. “Le visioni degli artisti che ‘Lo schermo dell’arte’ presenta”, sottolinea Lucchesi, “sono assunzioni e richieste di responsabilità che arrivano a mettere in discussione le nostre certezze e il ruolo di noi spettatori. Libertà di creazione per gli artisti e di programmazione per gli operatori culturali assumono, oggi, ancor più importanza nell’inquietante contesto politico internazionale nel quale viviamo”.LA 17ESIMA EDIZIONE DELLO “SCHERMO DELL’ARTE” A FIRENZEIl festival inaugura con la prima mondiale della live performance Edge of Life dell'artista statunitense John Menick: un lavoro che esplora il concetto di immortalità digitale attraverso un dialogo inusuale tra l'artista e un computer senziente. Menick, in un contesto narrativo che ricorda un test di Turing al contrario (e che rappresenta perfettamente la missione del festival, che è quella di stimolare il dialogo critico e l'innovazione artistica), si trova a discutere di temi quali la clonazione della coscienza e la natura del vivente, riflettendo sulle implicazioni etiche e filosofiche dell'interazione tra uomo e tecnologia. Il focus di questa edizione è invece rivolto alla giovane artista e filmmaker statunitense Garrett Bradley, le cui opere, cariche di significato e visivamente mozzafiato, affrontano questioni di giustizia sociale e conflitto umano.I FILM D’ARTISTA E LE SPERIMENTAZIONI CON LE IMMAGINI IN MOVIMENTOIl cuore della rassegna è dedicato ai film d’artista e alle opere innovative nel campo delle immagini in movimento. In programma, in anteprima mondiale, spicca The Speech (2024) di Lina Lapelytė, Leone d'Oro a Venezia 2019, che esplora il fallimento del linguaggio e l'alienazione urbana dei giovani. The Western Archive (2024) di Sergio Caballero rielabora il genere western tra fiction e documentario, mentre Among the Palms, the Bomb di Lukas Marxt e Vanja Smiljanic riflette sugli effetti devastanti dei test atomici nel lago Salton Sea, in California. E ancora, To Exist Under Permanent Suspicion (2024) di Valentin Noujaïm trasforma il quartiere La Défense, a ovest di Parigi, in una prigione psicologica, mentre The Invisible Worm di Rosalind Nashashibi indaga sull'amicizia tra artiste. In The Book of Flowers (2023), Agnieszka Polska anima dei fiori con l'intelligenza artificiale. Infine, Diego Marcon presenta La Gola (2024), un melodramma visivo con bambole iperrealistiche, che esplora nuove forme narrative.I DOCUMENTARI D’ARTE E I VINCITORI DEL BANDO “VISIO”C’è poi una sezione dedicata ai più recenti documentari sui grandi protagonisti dell’arte contemporanea: tra questi spicca la prima europea di Art of Diplomacy (2023) del regista Zeca Brito, sul modernismo brasiliano durante la Seconda Guerra Mondiale, e Arte Povera. Appunti per la Storia (2023) di Andrea Bettinetti, in cui si racconta il celeberrimo movimento che, guidato da Germano Celant, segnò profondamente il panorama artistico italiano e internazionale. 
Infine, torna anche in questa edizione VISIO - European Programme on Artists’ Moving Images, il programma europeo che mette a disposizione un fondo di produzione (quest’anno incrementato di 5mila euro) per gli artisti under 35 che lavorano con le immagini in movimento. I progetti selezionati, a cura di Leonardo Bigazzi, saranno presentati durante il festival, evidenziando l'importanza della nuova creatività nel panorama dell'arte contemporanea.[Immagine in apertura: still con Germano Celant da Arte Povera, Appunti per la Storia, 2023 di Andrea Bettinetti]
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