Riattivate con modalità innovative, alla Reggia di Caserta, le Serre di Graefer. Sono state infatti ripristinate le stesse funzioni che avevano alla fine del Settecento, quando erano destinate allo studio scientifico, alla riproduzione e vendita di numerosi esemplari botanici, anche esotici.

È la fine del Settecento quando Sir William Hamilton suggerisce alla regina Maria Carolina d'Asburgo di assegnare a John Andrew Graefer l'incarico per la realizzazione del Giardino inglese della Reggia di Caserta. Nascono così le Serre di Graefer, un complesso di interesse storico, architettonico e botanico restituito ai visitatori da pochi giorni dopo oltre otto anni di chiusura.RIAPERTE LE SERRE DELLA REGGIA DI CASERTAFrutto della collaborazione tra la Reggia di Caserta e le imprese del territorio, l'intervento di riqualificazione delle Serre Borboniche e della Serra Moderna si è svolto con l’obiettivo di dare nuovo impulso culturale ed economico al sito che le accoglie. Ma qual è la novità che rende questo progetto unico nel suo genere? Nelle strutture, ribattezzate Serre di Graefer in onore del progettista, sono state ripristinate le funzioni originarie, le stesse per le quali erano concepite nel Settecento. Nel 2024 tornano dunque a essere un luogo di acclimatazione, studio scientifico, riproduzione e vendita di numerosi esemplari botanici, sia indigeni che esotici, presenti nei cataloghi ottocenteschi e introdotti e coltivati nel Giardino inglese. Si tratta della la prima volta che in Italia questa operazione viene svolta in un giardino storico, e potrebbe fornire un modello innovativo per le politiche di gestione del verde storico in Europa.ALLA REGGIA DI CASERTA ARTE E BOTANICAIl pubblico può quindi accedere a un'area di circa 16mila metri quadrati, di cui oltre 7mila di vivaio, con espositori, quattro serre e l’antica scuola botanica. Arricchiti dai dipinti dell’artista contemporaneo Danilo Ambrosino, gli spazi interni sono dedicati alla vendita delle piante, e si preparano, inoltre, a ospitare eventi di carattere culturale, percorsi educativi e laboratori per bambini e famiglie. "Questo è un passo molto importante nel percorso di gestione e salvaguardia della Reggia di Caserta” ha dichiarato la direttrice Tiziana Maffei, sottolineando come l'edificio storico, esattamente come la serra, sia “uno spazio vivo e vitale che ha una forza creatrice”.[Immagine in apertura: Le Serre di Graefer, esterno. Foto Reggia di Caserta]
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