Già impiegato in contesti emergenziali e più di recente negli hub vaccinali, il sistema di partizioni in cartone e tessuto sviluppato dall'architetto giapponese Shigeru Ban è attualmente utilizzato per fornire assistenza ai rifugiati della guerra in Ucraina.

Non solo il mondo della cultura e i protagonisti dell'arte contemporanea si stanno mobilitando a sostegno della popolazione ucraina. A qualche settimana di distanza dal lancio delle iniziative promosse in Italia e dopo l'annuncio dell'imminente riedizione, da parte di Marina Abramović, della sua performance The Artist is Present, arriva la notizia del coinvolgimento dell'architetto Shigeru Ban. Vincitore del Pritzker Prize 2014, il progettista giapponese sta mettendo a frutto le proprie competenze per fornire un aiuto immediato ai rifugiati ucraini, assicurando loro una dignitosa sistemazione temporanea in Polonia, in alcune città del versante occidentale del martoriato Paese e, nelle ultime ore, anche a Parigi.UNITÀ IN CARTONE E TESSUTO PER I RIFUGIATI UCRAINI Attraverso l'organizzazione no-profit Volunteer Architects Network e con il contributo concreto di alcuni studenti universitari polacchi e dei ricercatori della Wrocław University of Science and Technology, l'architetto sta coordinando la realizzazione di alloggi d'emergenza basati sul PPS - Paper Partition System. Per rispondere alle esigenze del crescente numero di rifugiati in uscita dall'Ucraina, in un dismesso supermercato di Chelm (in Polonia), negli spazi dell'Art Exhibitions Bureau (BWA), all'interno della stazione ferroviaria di Wrocław Główny, in un palazzetto dello sport nella città ucraina di Lviv e in altri luoghi sono state installate partizioni leggere che permettono di realizzare unità per due, quattro e sei persone. Economico, rapido da montare (e disallestire), e sostenibile, perché costituito da tubi di cartone e tende in tessuto, il metodo PPS "ci permette di creare un sostituto di una stanza privata per le persone che hanno appena perso la casa, distrutta dai bombardamenti, o hanno dovuto fuggire da essa per proteggere la propria vita e quella dei propri cari. Queste partizioni forniscono almeno un po' di privacy, dignità e sicurezza, il che è molto importante", ha dichiarato l'architetto PhD J​erzy Łątka della Facoltà di Architettura della Wrocław University of Science and Technology, in prima fila in questo percorso progettuale. Il work in progress delle unità costruite e di quelle in via di allestimento si può seguire sui profili Instagram e Facebook di Volunteer Architects Network.SHIGERU BAN E L'ARCHITETTURA PER L'EMERGENZA L'architetto Shigeru Ban ha progettato il Paper Partition System nel 2004, in seguito al terremoto che colpì la prefettura giapponese di Niigata. In quell'occasione, il ricorso a tale metodologia garantì un riparo sicuro alle migliaia di persone che avevano perso la propria abitazione. In seguito, il medesimo sistema è stato impiegato per fornire assistenza immediata agli sfollati dei terremoti di Fukuoka del 2008 e di Tohoku del 2011, seguito dallo tsunami. Più di recente, il PPS è stato utilizzato per realizzare cabine individuali per la campagna di vaccinazione contro il COVID-19. Particolarmente conosciuto per le sue innovazioni strutturali e per l'uso di materiali non convenzionali, come bambù, tessuto, carta e fibre tessili riciclate, Shigeru Ban ha reso disponibile il sistema PPS anche in Italia. In seguito al terremoto del 2016, il progetto "debuttò" per la prima volta fuori dal Giappone e fu riadattato dagli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università di Camerino. [Immagine in apertura: PPS units at Station Wroclaw. Credit Maciej Bujko]
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