Per il decennale del festival di Capossela anche un'opera d’arte partecipata
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Tutto pronto per il decimo anniversario dello "Sponz Fest", il festival con la direzione artistica di Vinicio Capossela che dal 20 al 26 agosto prossimi animerà l’Alta Irpinia. Tra i protagonisti di questa edizione anche Samuele Bersani, Margherita Vicario e Nino Frassica.
Arriva alla sua decima edizione lo Sponz Fest, il festival dell’Alta Irpinia curato da Vinicio Capossela, in programma dal 20 al 26 agosto 2023. Quest'anno il tema è Come li pacci, che come spiega Capossela stesso, è “l’espressione paesana per dire di chi non sta a senno, di chi non trova dimora, di chi esce fuori di sé”. L'obiettivo è quindi un’indagine della “pazzia” come energia dionisiaca e motore creativo.SPONZ FEST CELEBRA IL DECENNALE
Il programma della kermesse (consultabile online) si apre nella magica atmosfera dell’Episcopio di Sant’Andrea di Conza con la presentazione da parte di Capossela; a seguire sono previsti gli incontri Nella galassia dei dementi – follia e Soffro dunque siamo, con gli scrittori Ermanno Cavazzoni e Marco Rovelli. Con Una, Nessuna, Centomila: le vie dell’arte sono infinite, il 21 agosto i partecipanti potranno cimentarsi con una performance collettiva di arteterapia a cura della psicoterapeuta Teresa Cella, mentre nel tardo pomeriggio, in Piazza Cavalier Russo, va in scena La cattiva educazione, una serie di letture dal vivo con esibizione conclusiva di Capossela con Margherita Vicario.LA MUSICA DELLO SPONZ FEST 2023
Dopo li live di Bobo Rondelli, in programma giovedì 24 agosto, sul colle di Gagliano a Calitri, venerdì 25 agosto, prendono il via le 48 ore di musica, cabaret e ballo de La festa del li pacci. Si inizia con la comicità di Nino Frassica insieme ai Los Plaggers, seguiti dalla cult-band Skiantos, e si prosegue con il sound sudamericano di Mintcho Garrammone e con molti altri artisti. Chiude in bellezza il decennale dello Sponz Fest, sabato 26 agosto, il concerto di Vinicio Capossela: ospiti, tra gli altri, Samuele Bersani, Margherita Vicario e Paolo Rossi – affiancato dalla "mostra istantanea" Visto da vicino nessuno è normale a cura di Simone Cecchetti.L'OPERA D’ARTE PARTECIPATA DI MARIANGELA CAPOSSELA
Parallelamente al palinsesto musicale hanno luogo gli incontri del Padiglione Irpinia: a cura di Mariangela Capossela, è un luogo di scambio sui temi della mente, della cura e della psichiatria, rivolto al ripensamento della dicotomia normale/anormale. Punta di diamante del padiglione è l’opera d’arte partecipata Ci. Corrispondenze immaginarie, un progetto che prende il via dalle lettere scritte (e mai spedite) tra il 1900 e il 1974 dai pazienti psichiatrici internati nel manicomio di Volterra, che è stato il più grande d'Italia. Trascritte a mano da un gruppo di volontari, queste epistole sono state al centro di una corrispondenza “immaginaria” con le persone che hanno aderito all'iniziativa, ovvero che si sono candidate a diventare destinatari. Le 150 risposte immaginarie arrivate a Volterra da tutta Italia saranno consultabili a domicilio, presso le case degli abitanti di Calitri: il risultato sarà una riflessione corale e intensa sulla malattia, sulla reclusione e sul potere della collettività.
[Immagine in apertura: Scrittoio pubblico di C.I. Corrispondenze immaginarie. Credit Nico Rossi]