Occasione unica per esplorare i tesori nascosti e la ricchezza di un patrimonio normalmente celato al pubblico, il programma di visite speciali ai depositi del museo archeologico campano promette di svelare i segreti del patrimonio conservato nei sotterranei della Reggia di Quisisana.

Il Museo Archeologico di Stabia raddoppia gli sforzi a favore del pubblico con un progetto sperimentale di grande valore divulgativo. Dopo la recente riapertura della sede presso la Reggia di Quisisana, in occasione della quale è stato ampliato il corpus di opere in esposizione, il polo museale campano ha infatti annunciato un innovativo piano di visite speciali che interesseranno un’area tradizionalmente riservata agli addetti ai lavori: quella dei depositi sotterranei del museo.Le visite, in programma dal prossimo 18 aprile fino al 3 luglio, permetteranno ai visitatori di scoprire un patrimonio unico, offrendo una prospettiva del tutto inedita sulla cura e la conservazione dei reperti archeologici.LE VISITE SPECIALI NEI SOTTERRANEI DELLA REGGIA DI QUISISANACurato dalla direttrice del museo, Maria Rispoli, il programma delle visite avrà un’organizzazione tematica che coinvolgerà i visitatori su questioni di grande rilevanza culturale, come l’arte del restauro conservativo e l’importanza del patrimonio custodito nei depositi. L’allestimento dei depositi, in assenza di pannelli didascalici, è pensato per stimolare l'interazione e la partecipazione attiva dei visitatori, anche attraverso touch screen e supporti che consentiranno loro di consultare un ricco catalogo composto da circa 8000 reperti: oggetti che, spaziando da affreschi a vasellame, raccontano la storia dell'antica città sannita e romana di Stabiae.ALLA SCOPERTA DEI DEPOSITI DEL MUSEO DI STABIA"Entrare nel deposito è come guardare dietro le quinte di un meccanismo complesso, nel cuore di un grande museo archeologico, come lo è quello stabiese, dove vengono conservati i capolavori, si portano avanti restauri, studi e analisi su un patrimonio inestimabile”, ha sottolineato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, secondo cui questo programma sperimentale consentirà al pubblico di comprendere meglio tanto il lavoro svolto dagli addetti ai lavori quanto il valore dei reperti custoditi nel museo.La visita ai depositi del Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi diventa così un viaggio in uno spazio segreto e vivo, dove i visitatori possono approfondire la propria conoscenza del patrimonio archeologico dell'antica città campana.[Immagine in apertura: Museo Archeologico di Stabia. Foto su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei]
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