La storia del Bauhaus in un fumetto
LETTERATURA
"Bauhaus” è il nuovo fumetto, in uscita per Centauria, firmato da Valentina Grande e Sergio Varbella. Un racconto appassionante sull'esperienza della celebre scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933, lasciando il segno come uno degli “esperimenti” artistici e didattici più innovativi dell’epoca moderna.
"Io vivo ogni volta che un
insegnante lascia libertà creative, che una designer pensa prima
alla funzione e poi alla forma. Vivo ogni volta che mettete in
discussione il linguaggio e la grammatica. Io sono i colori primari.
Sono la ricerca della libertà quando è scambiata per
esibizionismo. Sono un graffito sui muri. Sono persone che non
vogliono essere normate. Sono costruzioni per l’infanzia e un
palazzo di vetro".
A pronunciare queste parole è la celebre
scuola Bauhaus, scelta come “voce narrante” nel nuovo fumetto in
uscita per Centauria, dedicato proprio alla rivoluzione innescata da
Walter Gropius e colleghi.
LA NASCITA DEL BAUHAUS
Siamo alla fine della Prima Guerra
Mondiale. È in questo clima di smarrimento e povertà diffusa che un
gruppo di architetti, intellettuali e creativi decide di unire le
forze offrendo alla società una nuova idea di design. Attraverso la
costituzione di una scuola che lega con forza la tecnologia e la
produzione in serie alle esigenze del popolo impoverito, docenti e
studenti di Weimar prima, e di Dessau e Berlino poi, iniziano a creare
oggetti ed edifici spogli di ogni orpello decorativo: ciò che
interessa è l'essenza delle cose, e la sua funzione attiva nei
confronti del mondo.
IL NUOVO FUMETTO
Ampiamente celebrata nel corso del
2019, in concomitanza con il centenario della sua fondazione,
l’esperienza del Bauhaus trova spazio nel nuovo graphic novel di
Valentina Grande (alla sceneggiatura) e Sergio Varbella (ai disegni).
In uscita il prossimo 21 ottobre, il
libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina)
ripercorre le origini della celebre scuola tedesca, restituendo
questa esperienza polifonica e coraggiosa come esempio illuminante e
necessario volto al presente e al futuro. Perché parlare del Bauhaus
oggi, a un secolo dalla sua nascita, significa anche celebrare
l'importanza della scuola (di un certo tipo di scuola, inclusiva e
partecipativa) e trarre ispirazione da un rinnovamento che è stato
capace di passare anche attraverso la spiritualità, la presenza
delle donne, l’anticapitalismo e la condivisione.