La prima opera in Italia dello street artist OBEY spunta a Milano, nel quartiere Gallaratese: il murale, esteso per oltre 400 metri quadrati, è un invito alla pace universale.

Mentre prosegue, fino al prossimo 27 ottobre, la mostra OBEY: The Art of Shepard Fairey alla Fabbrica del Vapore di Milano, lo street artist OBEY (al secolo Shepard Fairey) inaugura il suo primo murale italiano proprio nella città lombarda. Si intitola Tear Flame Peace, ed è un’opera mastodontica – di oltre 400 metri quadrati – che si estende sulla facciata di un palazzo in via Adolfo Consolini, nel quartiere Gallaratese.IL PRIMO MURALE DI OBEY A MILANORealizzato nell’ambito del progetto di arte urbana MANIFESTIVAL, promosso dalla Fondazione Arrigo e Pia Pini, il dipinto vuole essere un inno alla pace, in un periodo storico consumato dalle guerre. In primo piano spicca lo sguardo profondo e penetrante di una donna con il tradizionale velo islamico: dai suoi occhi scende un’enorme lacrima, che porta il peso dei conflitti che devastano il mondo. Al suo interno sono raffigurate delle fiamme (un invito a resistere e a ribellarsi alle ingiustizie) e una colomba bianca, simbolo di pace.UN INVITO ALLA PACE UNIVERSALE“La colomba”, spiega OBEY, “è un'immagine duratura di pace che ho utilizzato in diverse opere d'arte nel corso della mia carriera. Qui è inclusa nella goccia di lacrima che cade dall'occhio di una donna affascinante. La goccia è trattenuta da una forma geometrica con un motivo floreale decorativo sottostante. Rappresentando i tempi turbolenti, il messaggio di pace è colmo sia di tristezza che di speranza; la fiamma ha un duplice significato a seconda dell'osservatore: potrebbe rappresentare una scintilla di ispirazione e di ribellione speranzosa, nonché un ammonimento al surriscaldamento o alla distruzione della Terra”.[Immagine in apertura: credits Wit Design SRL]
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