Allestita all'Utzon Center di Aalborg in Danimarca, "Sydney Opera House – A Beautiful Idea" ripercorre la genesi e le sfide del capolavoro architettonico di Jørn Utzon, a distanza di cinquant'anni dal suo completamento. Modelli e disegni realizzati dal progettista danese restituiscono un racconto esaustivo di una delle architetture più iconiche di tutti i tempi.

Tra le architetture più fotografate e note al mondo, riconosciuta come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e autentico simbolo australiano, la Sydney Opera House è protagonista di una nuova mostra allestita negli spazi dell'Utzon Center di Aalborg, in Danimarca. Inaugurata in occasione del cinquantesimo anniversario dell'inconfondibile teatro a forma di veliero, progettato nel 1959 dall'architetto danese Jørn Utzon e ultimato nel 1973, l'esposizione (concepita come permanente) ripercorre la storia del celebre edificio, restituendo tutte le tappe che ne hanno segnato la costruzione.LA SYDNEY OPERA HOUSE COMPIE 50 ANNI Intitolata Sydney Opera House – A Beautiful Idea, la rassegna danese fa luce sulla genesi e sul processo edificatorio del capolavoro di Utzon: dalla visione iniziale, fatta di schizzi e linee stratte ispirate alle vele di un'imbarcazione, passando per la progettazione, fino ad arrivare all'effettiva costruzione del complesso, indiscussa icona di Sydney. Tra disegni e modelli realizzati dall'architetto danese, il percorso espositivo riassume le varie fasi che hanno accompagnato la realizzazione dell'Opera House. Grazie alle sue straordinarie forme architettoniche, l'edificio ha radicalmente trasformato la città che la ospita, contribuendo a rinnovare identità del luogo, e si è progressivamente imposto come un'emblema della capacità creative umane.IN DANIMARCA LA MOSTRA SULLA SYDNEY OPERA HOUSE L'itinerario di Sydney Opera House – A Beautiful Idea non solo celebra una delle architetture più significative del Novecento, capace di dare un nuovo impulso al mondo dell'architettura, ma omaggia anche la “bellissima idea” di Utzon. L'unico desiderio del progettista di Copenaghen era infatti quello di dare vita a un'opera che, come affermava lui stesso, contenesse “qualcosa di più della pura funzionalità... chiamatela poesia”.[Immagine in apertura: Sydney Opera House. Foto di Jasper Wilde su Unsplash]
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