Rimasta fino a oggi in mani private, la "Madonna di via Pietrapiana" è stata acquistata dal Ministero della Cultura e troverà spazio nel museo fiorentino, accanto alle più importanti opere del maestro del Rinascimento. Risalente al 1450-1455, la rara opera in terracotta costituisce uno dei bassorilievi di Donatello più imitati di sempre.

Era il 1450-1455 quando Donatello, a Firenze, realizzò una delle più celebri opere in terracotta della sua produzione, da cui nacquero in seguito numerosissime copie: la Madonna di via Pietrapiana. Rimasto fino a oggi in mani private, il raro capolavoro del maestro fiorentino è stato acquistato di recente dal Ministero della Cultura per oltre 1 milione di euro, e troverà spazio nel Museo Nazionale del Bargello, precisamente nel Salone di Donatello che custodisce il più importante nucleo di opere autografe del padre del Rinascimento.LA RARA TERRACOTTA DI DONATELLO Originariamente collocato in un tabernacolo sulla facciata dell'edificio al numero 38 di via Pietrapiana a Firenze (da cui l'opera prende il nome), il bassorilievo in terracotta costituisce l'unico contributo autografo di Donatello rimasto fino a oggi in una collezione privata.  Opera centrale dell'antica Firenze pubblica, la Madonna col Bambino ebbe grande fortuna all'epoca, rappresentando una grande fonte di ispirazione per numerosi artisti del tempo, che diedero vita a una serie di straordinarie copie, oggi conservate in diverse città tra cui Londra e Berlino. Riconosciuta come autografa nel 1986 da Charles Avery, la rara terracotta venne allestita, lo stesso anno, negli spazi del Forte Belvedere in occasione della mostra Donatello e i suoi. Scultura fiorentina del primo Rinascimento e, nel 2009, anche nel Museo Nazionale del Bargello nell'ambito dell'esposizione I Grandi bronzi del Battistero. Giovan Francesco Rustici e Leonardo. Oggi, l'affascinante rilievo di Donatello tornerà ad arricchire gli spazi dell'istituzione fiorentina, affiancando alcune delle opere più significative del maestro, e in dialogo con le creazioni di Luca della Robbia, di Michelozzo e di Desiderio da Settignano.L'ACQUISTO DEL MINISTERO DELLA CULTURA L'acquisto in via di prelazione da parte del Ministero della Cultura è stato finalizzato dopo una lunga e complessa procedura amministrativa: già nel 2021, la Madonna di via Pietrapiana era stata dichiarata di interesse storico-artistico, e il Museo del Bargello aveva indicato come destinazione ideale il Salone di Donatello. “Tecnicamente l'acquisto è stato possibile attraverso lo strumento della prelazione, una facoltà che lo Stato si riserva per acquistare sul mercato beni culturali di pregio, con modalità fissate già dalle prime leggi di tutela dell'inizio del Novecento. Ma non è molto frequente che la prelazione venga esercitata. L'opportunità dell'acquisto del bassorilievo in terracotta di Donatello era stata segnalata dalla collega Paola D'Agostino. Certamente il Museo Nazionale del Bargello con il suo David in bronzo di Donatello è la sede più adatta. […] E Bargello vuol dire Donatello, vuol dire Firenze insieme a tanto altro. L'acquisizione dell'opera va soprattutto alla collettività”, ha detto la soprintendente Antonella Ranaldi. [Immagine in apertura: Donatello Donato di Niccolò di Betto (Firenze 1386-1466), Madonna col Bambino (Madonna di via Pietrapiana), 1450-1455 circa, Terracotta, inv. 558 Sculture]
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