Sono state avviate il 12 aprile le operazioni di demolizione della Nakagin Capsule Tower, fra le icone architettoniche della capitale giapponese, nonché emblema del movimento metabolista. Progettata da Kisho Kurokawa e ultimata esattamente cinquant'anni fa, la torre è composta da unità cubiche che in parte dovrebbero ora essere musealizzate.

È l'hashtag della campagna di sensibilizzazione #saveNakagin a riunire in questi giorni sui social immagini e disegni della Nakagin Capsule Tower di Tokyo, l'edificio progettato dall'architetto giapponese Kisho Kurokawa e considerato il simbolo del movimento architettonico metabolista. Anche su Instagram e Twitter, infatti, appassionati del settore e amanti del Paese del Sol Levante stanno prendendo simbolicamente parte all'addio alla celebre torre: inaugurata nel 1972, a causa del suo progressivo deterioramento, la struttura sta per essere abbattuta. Il percorso di demolizione ha preso il via il 12 aprile, nonostante le iniziative promosse negli ultimi anni per salvare il complesso, fra cui il diretto coinvolgimento di DoCoMoMo per la sua conservazione, e le raccolte fondi. Tuttavia, almeno per parte dei suoi 140 cubi in cemento prefabbricati, potrebbe aprirsi una "seconda vita".LA STORIA DELLA NAKAGIN CAPSULE TOWER DI TOKYO È nel Giappone del secondo dopoguerra che nasce e si diffonde la corrente metabolista, i cui principi si estesero oltre la sfera architettonica e urbanistica. Eretta fra il 1970 e il 1972, in un'area strategica della capitale nipponica (ovvero una zona di "cerniera" fra l'elegante quartiere di Ginza e la stazione ferroviaria di Shimbashi), la struttura è considerata la massima manifestazione della peculiare visione metabolista, nonché una delle sue rare "espressioni concrete". Composta in realtà da due torri fra loro connesse, di 11 e 13 piani, la Nakagin Capsule Tower è il risultato della composizione di capsule compatte, ciascuna di circa 10 metri quadrati e provvista di aperture vetrate a oblò. Erano state concepite, in particolare, per offrire una basica soluzione abitativa a coloro che raggiungevano Tokyo per lavoro dalle città satellite. Nel tempo queste unità sono state variamente utilizzate accogliendo anche turisti, studi, uffici e spazi espositivi. QUALE FUTURO PER LE CAPSULE DELL'ICONA METABOLISTA? Nel corso dei decenni il programma elaborato dall’architetto Kisho Kurokawa è stato disatteso: la sostituzione, ogni 25 anni, delle capsule in cemento, che avrebbe dovuto assecondare l'idea metabolista di un'architettura in grado di adattarsi alle mutevoli necessità urbane e sociali, non ha avuto luogo. L'edificio ha conosciuto alterne fortune, fra parziale abbandono, danneggiamenti causati dai terremoti, ridotta manutenzione, problemi con la fornitura dell'acqua corrente; non da ultimo, non rispetta le norme antisismiche attualmente vigenti. Al suo posto sorgerà quindi un nuovo edificio, ma l'ultima speranza è che le capsule non completamente compromesse possano trovare una nuova collocazione in spazi museali e istituzioni culturali. In questo modo, continuerebbero a documentare un'esperienza avanguardistica dell'architettura giapponese; fra i soggetti interessati all'acquisizione ci sarebbe anche il Centre Pompidou di Parigi. [Immagine in apertura: Tokyo, Nakagin Capsule Tower. Photo Valentina Silvestrini]
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