L'area di Barriera di Milano, a Torino, ospita il progetto artistico di Alessandro Bulgini: una riflessione attiva sullo spazio pubblico e sul legame con chi lo abita attraverso il linguaggio della creatività.

Bene davvero primario, specie in un'epoca di grande incertezza come quella attuale, l'arte può, e deve, essere strumento a impronta sociale e mezzo per innescare una riflessione collettiva sullo spazio urbano e su chi lo abita. Parte da queste premesse la ricerca di Alessandro Bulgini, attivo da tempo nel quartiere torinese Barriera di Milano e oggi impegnato ad assegnare un nuovo tassello al progetto Opera Viva.Fino al 18 ottobre, infatti, quest'area della città piemontese accoglierà Opera Viva,l’Artista di Quartiere, the District Artist (ADQ), un dialogo in perenne evoluzione fra i cittadini e l'artista, che, in questo caso, diventa "artista di quatiere" e generatore di attività, dinamiche, incontri finalizzati a implementare la partecipazione degli abitanti alla vita del proprio scorcio urbano.L'APPORTO DEI GIOVANI ARTISTIA condividere la pratica inclusiva di Bulgini sono undici giovani artisti, provenienti dalle Accademie di Belle Arti italiane, selezionati dal curatore Christian Caliandro e chiamati ad agire sia "sul campo" sia online, a distanza. Gli esiti di questo workshop intensivo confluiranno in un vademecum, utile anche ad altre comunità che sceglieranno di affidarsi all'arte per rinsaldare il legame con il proprio quartiere, e in una serie di opere e testimonianze che saranno mostrate durante la prossima edizione Flashback, l'arte è tutta contemporanea al Pala Alpitour di Torino dal 5 all’8 novembre.[Immagine in apertura: Opera Viva ‒ Artista di Quartiere, il gruppo degli artisti di Torino con Alessandro Bulgini, photo Mirko Isaia]
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