Torino riscopre la fotografia di Ruth Orkin
FOTOGRAFIA
Sarà la più ampia antologica dedicata in Italia agli scatti di Ruth Orkin quella ospitata dalle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino fra il 17 marzo e il 16 luglio 2023.
Le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino accoglieranno la mostra dedicata alla sorprendente figura di Ruth Orkin, la fotoreporter e regista statunitense ancora in attesa di una meritatissima riscoperta da parte del grande pubblico. L'esposizione Ruth Orkin. Una nuova scoperta, in calendario dal 17 marzo al 16 luglio 2023, ha proprio questo obiettivo. Riunirà ben 156 scatti, per la maggior parte originali, che consentiranno di ripercorrere la straordinaria carriera di una delle fotografe più interessanti e geniali del Ventesimo secolo, concentrandosi in particolare sul periodo che va dal 1939 alla fine degli anni Sessanta.
RUTH ORKIN TRA CINEMA E FOTOGRAFIA
La curatrice della mostra, Anne Morin, ha affermato: "Mi è sempre sembrato che il lavoro di Ruth Orkin non abbia ricevuto il riconoscimento che merita. Eppure, se questa fotografa ha un destino affascinante, il suo lavoro lo è altrettanto. Questa mostra si propone di rivisitare il lavoro della donna che voleva essere una regista e che, a causa delle circostanze, essendo un mondo cinematografico maschile, ha dovuto trovare il suo posto altrove. Non ha rinunciato al suo sogno, ma lo ha affrontato in modo diverso”. In effetti la Orkin, figlia dell'attrice di film muti Mary Ruby, avrebbe voluto diventare regista, ma il suo sogno si realizzò solo in parte. Decise allora di elaborare un linguaggio a metà strada tra la fotografia e il cinema. In mostra troviamo il suo Road Movie del 1939, una sorta di diario, o per meglio dire di storyboard
per un film immaginario che narra il suo viaggio in bicicletta da Los Angeles a New York. Negli anni Quaranta la Orkin si trasferisce nella Grande Mela e diventa membro della Photo League. È in quell'occasione che inizia a realizzare foto di scene di vita quotidiana dall'alto. Nel 1953 il suo film Little fugitive viene candidato all'Oscar e vince il Leone d'argento alla Mostra del Cinema di Venezia, ma il suo straordinario talento, così in anticipo sui tempi, inizia a essere veramente compreso e apprezzato nel suo spessore artistico solo in epoca recente.
LA MOSTRA SU RUTH ORKIN A TORINO
Tra le opere più celebri della Orkin assume oggi un significato particolare una scena come quella ritratta da American girl in Italy, realizzata nella centralissima Piazza della Repubblica a Firenze nel 1951. La protagonista della foto, Nina Lee Craig, cammina impassibile nonostante gli sguardi ammiccanti degli uomini attorno a lei: si tratta di uno scatto che fa riflettere sulla società a impronta maschile di ieri e di oggi. A spiccare sono anche i ritratti della Orkin che raffigurano personalità come Robert Capa, Albert Einstein, Marlon Brando, Orson Welles, Lauren Bacall, Vittorio De Sica, Woody Allen.
[Immagine in apertura: Ruth Orkin, Boy on Reservoir, Central Park, New York City, 1960, Modern print, 2021 © Ruth Orkin Photo Archive]