Il mestiere del fotoreporter spiegato in un nuovo libro
FOTOGRAFIA
Esce il 3 marzo in libreria “Dentro una storia”, il libro di Valerio Bispuri che racconta la sua esperienza di fotoreporter. Un volume che parla di sguardi ed emozioni, di protagonisti e testimoni, di osservati e osservatori.
Da oltre due decenni Valerio Bispuri
realizza reportage in giro per il mondo, per documentare le storie
degli ultimi in Paesi dove le disparità sociali scavano solchi ed
erigono barriere. Così è stato in America Latina (dove il fotografo
ha vissuto diversi anni della sua vita, puntando l'obiettivo verso
gli abitanti dei barrios argentini), Mali, Africa e non ultimo
Italia (tra i lavori più apprezzati ricordiamo la serie di scatti
all’interno delle carceri di Rebibbia, Poggioreale e Regina Coeli).
IL NUOVO LIBRO DI VALERIO BISPURI
A condurci nell'universo del
fotoreporter romano, e nondimeno nelle immagini più iconiche
realizzate nell'arco della sua carriera, è oggi lo stesso Bispuri,
presto in libreria con il volume Dentro una storia: un libro
che è in parte autobiografia, resoconto esistenziale di un fotografo che
“pasolinianamente getta il proprio corpo nella lotta”
(come si legge nella prefazione di Marco Damilano); e in parte
compendio tecnico, cassetta degli attrezzi messa a disposizione di
ogni persona che voglia intraprendere questo mestiere.
Come nasce una storia? Come si conduce
un reportage fotografico? Quale distanza deve mantenere un fotografo
rispetto a ciò che sta documentando? Sono solo alcune delle domande
presenti nel volume, in libreria a partire dal prossimo 3 marzo per
Mimesis Edizioni.
COSA VUOL DIRE FOTOGRAFARE
“Cominciai a rendermi conto che
gli occhi non servono a focalizzarti solo su ciò che fotografi:
devi guardarti intorno, intuire, capire quando è il momento in cui
vale la pena scattare e quando invece è meglio lasciar perdere”,
racconta Bispuri nel libro.
Scorrendo le pagine del volume, l'autore
ci conduce nel mondo degli ultimi, dei dimenticati; ci racconta il
suo percorso fotografico e umano attraverso gli sguardi, i gesti di
chi ha fotografato. Dall’inchiesta sulla situazione
carceraria in Sudamerica, confluita poi nel pluripremiato progetto
Encerrados, alla documentazione della malattia mentale e del
suo trattamento nei Paesi africani; dalle storie provenienti dalla
periferia argentina, “dove gli animali si mischiano alla polvere
delle strade di terra e fango”, alle vite bruciate dal paco,
“una droga micidiale che in pochi mesi distrugge il sistema
nervoso e porta alla morte”. Un percorso fatto di immagini e
parole. Forme ed emozioni.
[Immagine in apertura: Valerio Bispuri.
Buenos Aires, Argentina, 2012]