Una recente scoperta botanica ha gettato nuova luce su “Iris”, uno dei quadri più celebri del pittore olandese: un dettaglio che, oltre a confermare l'autenticità dell'opera, offre indizi preziosi sul luogo in cui Vincent van Gogh dipinse uno dei suoi grandi capolavori.

Attraverso un approfondito lavoro di indagine, degno dei migliori film polizieschi, un team di esperti ha scoperto un importante indizio su dove sia stato effettivamente dipinto uno dei quadri più famosi di Vincent van Gogh: Iris. Gli studi sul colore della tela, effettuati in vista di una grande monografica prevista per il prossimo autunno al Getty Museum di Los Angeles, hanno infatti rivelato la presenza di un piccolo cono di polline di pino domestico, incastonato nella pittura applicata dall’artista olandese: un elemento estraneo, lungo appena un centimetro e quasi invisibile a occhio nudo, che si è nascosto in un angolo del dipinto per oltre un secolo.LA NUOVA SCOPERTA SUL CAPOLAVORO DI VAN GOGHQuesto ritrovamento è stato possibile grazie alle moderne tecniche di analisi all'ultravioletto, che hanno permesso di esaminare il dipinto in modo non invasivo e di scoprire questo particolare nascosto. L’obiettivo iniziale degli esperti era quello di esaminare il cambiamento del colore dei fiori ritratti da Van Gogh, da viola a blu, dovuto all’esposizione della tela alla luce. Le indagini hanno poi portato alla scoperta del polline caduto da un albero di pino, un indizio che ha condotto i restauratori del celebre museo d’arte statunitense a Saint-Rémy-de-Provence, in Francia: qui è ancora aperto l’istituto di igiene mentale dove il pittore olandese si trovava in cura nel 1889; e proprio nel giardino della clinica Van Gogh dipinse i suoi celebri Iris, traendo ispirazione dalle piante che lo circondavano.IL PROCESSO CREATIVO DI VAN GOGHLa scoperta degli studiosi americani ha importanti implicazioni storico-artistiche, e dimostra in modo scientifico le teorie più accreditate in merito al contesto in cui l'opera è stata creata. Ricoverato da pochi giorni presso la clinica, Vincent van Gogh avrebbe iniziato da subito a dipingere nel giardino dell’istituto, che sarà poi il soggetto di numerose tele del suo ultimo periodo creativo. L’origine accertata della sua opera, e la conferma dei cambiamenti subiti dai colori a olio utilizzati, arricchiscono la nostra comprensione del processo creativo del grande artista olandese, mostrando come egli fosse profondamente connesso con l'ambiente naturale che lo circondava.[Immagine in apertura: Irises, 1889. Vincent van Gogh (Dutch, 1853-1890). Oil on canvas. 29 1/4 x 37 1/8 in. (74.3 x 94.3 cm). Getty Museum]
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