La città di Vicenza è pronta ad accogliere ‒ per il 2023 ‒ un grande murale dedicato all’idolo calcistico Paolo Rossi. L’opera urbana è stata commissionata al celebre writer Eduardo Kobra, famoso per le reinterpretazioni in chiave pop di icone del passato.

Il mio nome è Paolo Rossi è l'ambizioso progetto di arte urbana promosso dall’associazione culturale Wallabe per celebrare nella città di Vicenza – di cui è cittadino onorario dal 2020 – il simbolo calcistico Paolo Rossi, icona indiscussa della Nazionale italiana di calcio, con cui si laureò campione del mondo nel 1982. L'iniziativa, che vede la realizzazione di un immenso murale affidato allo street artist brasiliano di fama internazionale Eduardo Kobra, sarà in parte finanziata e sostenuta da una speciale campagna di crowdfunding. PAOLO ROSSI DAL CALCIO ALLA STREET ART Con la direzione artistica di Federica Sansoni, l’intervento urbano che mette in campo arte e sport punta a un primato assoluto. Andando a sorgere sulla Torre Everest, l’edificio di diciassette piani simbolo della città di Vicenza e del boom economico degli anni Cinquanta, l’opera aspira a divenire, infatti, uno dei murali più alti d’Europa.  Simbolicamente, le dimensioni dilatate dell'opera vogliono rappresentare la grandezza sportiva e morale di "Pablito" (come affettuosamente lo chiamavano i suoi tifosi e ammiratori). Paolo Rossi è stato, infatti, simbolo genuino di resilienza sportiva e di riscatto, e merita di essere celebrato anche oggi come esempio per le nuove generazioni. LA STREET ART DI EDUARDO KOBRA La realizzazione del murale è stata affidata al writer Eduardo Kobra, famoso per le sue opere dal forte impatto visivo caratterizzate da colorate geometrie caleidoscopiche. E non è un caso che l’omaggio al calciatore italiano sia stato commissionato a un artista brasiliano. Con questa scelta, l’associazione culturale Wallabe – nata proprio con l’obiettivo di trasformare linguaggi e progetti artistici in momenti di riflessione e condivisione – vuole chiudere il cerchio rimasto aperto con la partita Brasile-Italia ai Mondiali di calcio del 1982, ricordata come la "Tragedia di Sarrià".  In occasione di quel match Paolo Rossi segnò ben tre gol, condannando all’eliminazione dalla competizione la nazionale verdeoro. Ora, prendendo come esempio il massimo rispetto dell’avversario che il calciatore italiano mostrava sempre in campo e fuori, tocca al celebre artista brasiliano omaggiare da “sconfitto” questa assoluta lealtà capace di superare ogni tipo di differenza, nello sport e nella vita. L’illustrazione ufficiale per il lancio del progetto è stata invece affidata ad Ale Giorgini, designer e illustratore vicentino di fama internazionale che con orgoglio ha sposato l’iniziativa. [Immagine in apertura: Courtesy Ale Giorgini]
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