Continua l'“agenda digitale” del Museo Egizio di Torino. L'istituzione sabauda ha infatti lanciato una serie di strumenti virtuali rivolti ai visitatori più giovani. Tra questi il videogame “Ritorno a Deir el-Medina”: uno strumento ludico ed educativo a misura di bambino.

Non è la prima volta che il Museo Egizio di Torino volge la sua attenzione al mondo delle scuole. Dopo il progetto di didattica a distanza dello scorso anno, indirizzato agli studenti alle prese con i limiti imposti dalla pandemia, l'istituzione torinese è al centro di una nuova iniziativa digitale. Recentemente sotto i riflettori per la nuova rassegna dedicata all'Aida di Giuseppe Verdi, il museo ha infatti aperto le porte del "virtual tour" che conduce il pubblico, soprattutto quello più giovane, all'interno di due delle sale principali della sede sabauda. IL PROGETTO DIGITALE PER STUDENTI Accedendo sull'apposita piattaforma virtuale, il pubblico da casa può infatti visitare gli ambienti e i reperti storici presenti nella sala dedicata all’antico villaggio di Deir el-Medina, nonché gli spazi che ospitano la celebre tomba di Kha – la tomba dell’architetto reale Kha e di sua moglie Merit, trovata nel 1906 dall'egittologo Ernesto Schiaparelli, storico direttore dell'istituzione. Il tour virtuale, realizzato a partire da una serie di foto panoramiche a 360 gradi in alta definizione, e arricchito dai contributi video di Alessia Fassone e Federica Facchetti, egittologhe e curatrici del museo, offre in questo modo la possibilità a bambini e ragazzi di osservare alcune sezioni del museo in maniera inedita, accedendo persino ad aree altrimenti proibite (come la Cappella di Maya). IL VIDEOGIOCO DEL MUSEO EGIZIO Ma a catturare l'attenzione dei giovanissimi è sicuramente il videogame educativo dal titolo Ritorno a Deir el-Medina, disponibile gratuitamente e direttamente al sito del museo. Si tratta di un'esperienza ludica di circa dieci minuti, che vede protagonista una bambina di nome Aida. Risucchiata in un loop spazio-temporale, la piccola archeologa si muove nei territori dell'Antico Egitto, esplorando il villaggio di Deir el-Medina, scoprendone abitanti e mestieri alla ricerca di un magico amuleto. Un progetto che conferma le lodevoli ambizioni educative dell'istituzione diretta da Christian Greco, e la prosecuzione della sua agenda digitale nonostante la fine della situazione emergenziale legata alla pandemia. [Immagine in apertura: Tomba di Kha. Courtesy Museo Egizio, Torino]
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