Si intitola “Augustus” l’innovativo videogame promosso dall’Unione Europea e dalla Regione Sicilia che si avvale della Realtà Aumentata e Virtuale per avvicinare il grande pubblico agli eccezionali siti archeologici siciliani.

La cooperazione tra il mondo delle istituzioni museali e quello del gaming è una tendenza in continuo sviluppo che sta svincolando sempre più quest’ultimo da dinamiche legate esclusivamente alla sfera dell’intrattenimento videoludico. Sono numerose, infatti, nel mondo, le realtà dedite alla conservazione artistica e alla divulgazione culturale che si avvalgono delle nuove tecnologie per sviluppare videogiochi rivolti al grande pubblico. Fortunatamente anche il nostro Paese sta percorrendo questa strada, aprendosi a collaborazioni con aziende e società capaci di mettere le rispettive competenze al servizio di iniziative volte alla promozione culturale del proprio territorio.IL PROGETTO “AUGUSTUS” Un esempio calzante è Augustus (acronimo di “AUgmented Game for Sicilian ToUrism marketing Solutions”), l’innovativo videogioco, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Sicilia, in sinergia con il CNR e l’Università di Palermo, che ricorre all’ausilio di tecnologie come la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata per immergere gli utenti all’interno di alcuni siti archeologici siciiani.  Sviluppatoda ETT, AD Meridiem e Red Raion, l’emozionante videogame invita il giocatore a risolvere una serie di enigmi e situazioni avventurose attraverso l’esplorazione di quattro aree archeologiche situate nel territorio siculo: il Complesso monumentale di Santa Caterina d'Alessandria, il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, il Parco Archeologico di Naxos e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. Obiettivo del gioco? Aiutare l’imperatore romano Augusto a recuperare preziose opere e manufatti per arricchire la sua incredibile collezione d'arte. [Immagine in apertura: Valle dei Templi di Agrigento. Photo by Raffaele Reccia on Unsplash]
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