Villa Visconti Borromeo Litta

Sabato 18 giugno – ore 21:15

Gioiello storico-architettonico, Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, in Lombardia, è protagonista del documentario in onda su Sky Arte sabato 18 giugno. Ideata e costruita dal Conte Pirro tra il 1585 e il 1589, la Villa viene rappresentata da una voce femminile fuori campo che guida lo spettatore attraverso le sue trasformazioni nel corso dei secoli, focalizzando l’attenzione sull’aspetto architettonico e artistico. Il film documentario illustra l’ascesa della Villa, le vicende legate alla sua costruzione e le figure storiche che hanno contribuito a comporne la storia nel corso dei secoli. A prendere la parola sono esperti d’arte, di storia e costume, tra cui il Prof. Alessandro Morandotti, che ha ricostruito la vicenda della Villa e del suo fondatore Pirro I Visconti Borromeo. Spazio anche agli eredi Litta: la nobile famiglia ha dato il suo apporto alla trasformazione del complesso architettonico e del suo splendido ninfeo. Con l'aiuto della tecnologia, lo spettatore ha inoltre la possibilità di visualizzare il posizionamento originale di alcune delle opere d'arte commissionate e acquistate per la Villa da Pirro I, ora ospitate nei maggiori musei del mondo. Tra queste spiccano la scultura di Adone, realizzata da Marcantonio Prestinari tra il 1600 e 1602, forse la sua prima opera giovanile, in origine nei giardini della Villa e ora al Museo del Louvre, e le due sculture in bronzo di Venere e Bacco, create per il Ninfeo di Lainate verso la fine del XVI secolo e l’inizio di quello successivo, ora appartenenti alle collezioni della National Gallery of Art di Washington; quattro dipinti venduti allo zar di Russia intorno al 1867 dalla famiglia Litta, tra i quali balzano all’occhio la Madonna Litta attribuita a Leonardo da Vinci e l’Apollo e Marsia del Bronzino. Le ricostruzioni tridimensionali danno allo spettatore un’idea di come la Villa fosse adornata da questi capolavori tra il XVI e il XVIIII secolo. Molto è stato scritto su Pirro I Visconti Borromeo dai suoi contemporanei, ma purtroppo non c'è traccia di ritratti o incisioni che lo ritraggono. Pirro I, figura influente nella Milano della fine del XVI secolo, prende quindi corpo nel film documentario grazie a un attore. La musica utilizzata per la colonna sonora è per lo più contemporanea ai periodi storici ricostruiti e analizzati in sequenza cronologica: Giovanni Paolo Cima, Fabrizio Caroso, Cesare Negri, Cristofano Malvezzi, Francesco Cavalli, Johann Christian Bach sono alcuni dei compositori inclusi nella pellicola.
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