In Lombardia, il progetto "Bunker 1944" rende visitabili rifugi antiaerei della Seconda guerra mondiale, costruiti tra Milano, Bergamo e Brescia. Attraverso foto, arte e suoni immersivi, le visite guidate al via il 30 novembre accompagnano il visitatore in un itinerario dal forte impatto emotivo, che invita a riflettere sulla memoria della comunità e sul valore della pace.

Il territorio italiano è ricco di monumenti storici noti in tutto il mondo. Parallelamente esiste una rete di siti meno conosciuti, ma altrettanto fondamentali per comprendere la storia e la memoria del nostro Paese: è il caso dei bunker antiaerei della Seconda guerra mondiale, come quelli presenti nel territorio della Lombardia. Grazie al progetto Bunker 1944, ideato da Giorgio Ravasio e sostenuto dalle associazioni Crespi d’Adda e T-essere, i rifugi di Ponte San Pietro, Dalmine, Sesto San Giovanni e Brescia diventano accessibili tramite una serie di viste guidate (su prenotazione). L'obiettivo del progetto? Incoraggiare una riflessione sulla portata della guerra e soprattutto sull'inestimabile valore della pace.LE VISITE GUIDATE AI BUNKER DELLA SECONDA GUERRA MONDIALEDal 30 novembre al 14 dicembre 2024, Bunker 1944 consentirà a quanti lo desiderano di esplorare questi storici luoghi, che per l'occasione ospiteranno esposizioni di fotografie d’epoca, artefatti originali e installazioni sonore che riproducono l'atmosfera dei bombardamenti. Offrendo uno spaccato vivido di un periodo drammatico, ogni bunker presenta una storia di resistenza e sopravvivenza, arricchita dai dettagli architettonici e storici illustrati durante le visite. Come nel caso dei Bunker Breda a Sesto San Giovanni, rifugi antiaerei costruiti in cemento armato nel 1942 nel Parco Nord Milano (visitabili il 30 novembre e il 1º dicembre), nei quali è stata collocata l’opera di arte collettiva della serie Bombe a uncinetto, curata da Laura Morelli e ispirata ai bombardamenti alleati.IN LOMBARDIA UN PROGETTO CHE CELEBRA IL VALORE DELLA PACEAccessibili anche il bunker di piazza Libertà a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, una struttura composta da due gallerie, lunghe 60 metri (visitabile l’8 dicembre), e il bunker Breda Meccanica di Brescia, che percorre il perimetro del muro di cinta dello stabilimento ed è arricchito da fotografie e oggetti d’epoca; al suo interno il 24 dicembre prossimo verrà proposta un’esperienza immersiva, con simulazione sonora di un reale bombardamento e l’alternarsi di buio e luce. La valorizzazione di questi siti non solo ne impedisce l'oblio, ma li trasforma in efficaci strumenti educativi per le nuove generazioni. Si tratta infatti non solo di costruzioni fisiche, ma anche luoghi capaci di incarnare forme di narrazione e resistenza culturale. Tangibili testimonianze che esortano a non ripetere gli errori del passato.[Immagine in apertura: Bunker a Sesto San Giovanni- credit Walter Carrera]
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