Recentemente ricostruita e aperta al pubblico, "Umbrella House" è un'opera chiave della produzione architettonica di Kazuo Shinohara. Scomparso nel 2006, l'architetto è stato uno dei più influenti progettisti giapponesi della generazione cha ha plasmato il Paese nel secondo dopoguerra. Nel 2010 gli fu attributo uno speciale Leone d’oro alla memoria dalla Biennale di Venezia.

Ha gettato le basi per lo sviluppo dell'architettura contemporanea giapponese, contribuendo con il suo formalismo e la poeticità delle sue opere a forgiare la carriera di progettisti di riconosciuta fama internazionale, come Toyo Ito e Kazuyo Sejima. Sebbene meno conosciuto nel mondo rispetto al collega Kenzo Tange, l'architetto giapponese Kazuo Shinohara è considerato nel suo Paese d'origine uno dei maestri della disciplina: da qualche giorno, l'opera simbolo del cosiddetto "Shinohara First Style" è visitabile all'interno del Campus Vitra di Weil am Rhein, in Germania.LA STORIA DELLA UMBRELLA HOUSE DI KAZUO SHINOHARA Originariamente eretta nel quartiere di Nerima, a Tokyo, nel 1961, la lignea Umbrella House fu progettata da Kazuo Shinohara per un piccolo nucleo familiare. A pianta quadrata e con una superficie di 55 metri quadrati, è espressione dell'interesse del progettista per la tradizionale architettura vernacolare giapponese. Per la prima volta elementi provenienti dalla struttura dei templi locali vennero trasferiti nell'edilizia residenziale: lo testimonia la forma piramidale del tetto, cui si deve anche il nome della dimora, fino a quel momento utilizzata esclusivamente negli edifici con funzione religiosa. Nella costruzione, inoltre, Shinohara scelse di impiegare materiali semplici ed economici. Nonostante il suo rilievo, questa abitazione ha rischiato di essere demolita e scomparire per sempre nel 2020 per far posto a un'infrastruttura stradale. Vitra ha così deciso di acquisire l'immobile, in un'ottica di salvaguardia, e ha sostenuto lo smantellamento, il trasporto dal Giappone a Weil am Rhein e la successiva ricostruzione.L'ARCHITETTURA GIAPPONESE AL VITRA Eseguito in stretto coordinamento con il Tokyo Institute of Technology, il cantiere è stato avviato nel settembre scorso per concludersi di recente. Fino al 19 giugno prossimo, prendendo parte alle visite guidate Japanese Architecture on the Vitra Campus sarà possibile conoscere tutti i dettagli e la storia dell'Umbrella House. D'ora in poi, il piccolo edificio ospiterà incontri e iniziative a carattere pubblico e insieme alla cupola geodetica di Buckminster Fuller e George Howard, datata 1975, e alla stazione di servizio di Jean Prouvé, del 1953, rappresenta il terzo manufatto di architettura moderna tornato a nuova vita all'interno del celebre sito. Come noto, il campus riunisce infatti una "collezione" di edifici appositamente realizzati da alcuni dei massimi architetti della nostra epoca. Fra loro Zaha Hadid, Herzog & de Meuron e i principali progettisti giapponesi, come ricordato da Rolf Fehlbaum, presidente emerito di Vitra, in una recente dichiarazione. "Può avere senso spostare un edificio se la sua costruzione lo consente facilmente, e ovviamente deve adattarsi nel contesto della nuova sede. Umbrella House soddisfa entrambi i criteri: il trasferimento è stato relativamente semplice e si collega alla forte presenza giapponese – Tadao Ando, ​​SANAA e presto Tsuyoshi Tane – nel Campus Vitra". [Immagine in apertura: Umbrella House, Vitra Campus, June 2022 © Vitra, photo Dejan Jovanovic]
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