Luogo simbolo della poetica e dell'estetica dannunziana, il Vittoriale degli Italiani si appresta a festeggiare i suoi primi cento anni con una serie di mostre e restauri di grande prestigio. Domenica 20 giugno il complesso accoglierà il pubblico in veste rinnovata.

La storia del Vittoriale degli Italiani ha inizio un secolo fa, nel 1921, quando il poeta Gabriele d'Annunzio scelse l'iconico complesso edilizio come dimora e luogo di pace. Situata a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Garda, la villa rappresenta l'ultima e grandiosa opera d'arte dello scrittore abruzzese, che qui trovò modo – grazie alla collaborazione con l'architetto Gian Carlo Maroni – di condensare e riflettere i suoi ideali estetici e culturali.A cento anni esatti dall'ingresso del “poeta-soldato” nelle stanze del grande edificio, il Vittoriale si prepara a festeggiare la sua storia con un evento simbolico, che ne segna la riapertura al pubblico in veste rinnovata.CENTO ANNI DEL VITTORIALELuogo tra i più visitati della Lombardia, il complesso museale celebrerà – domenica 20 giugno, a partire dalle ore 11 – l'importante anniversario con lo svelamento ai visitatori del progetto Riconquista, il lungo intervento di restauro avviato con l'obiettivo di riportare il sito al suo splendore originario.“Restauri, opere d’arte, riaperture di spazi sono l’aspetto più visibile del lavoro svolto dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani in questi ultimi anni”, ha dichiarato il presidente Giordano Bruno Guerri. “Ma c’è stata anche un’attività meno vistosa e forse più importante: l’acquisizione di una enorme mole di documenti, editi e inediti, un aumento degli studi parallelo a quello dei visitatori, e soprattutto il cambiamento di una vulgata su Gabriele d’Annunzio accumulata in oltre un secolo di pregiudizi – che sviliva la complessità di un innovatore geniale – e che si sta progressivamente sgretolando. Continueremo a lavorare in queste due direzioni”.NUOVE MOSTRE E ACQUISIZIONINumerosi i progetti conclusi e finalmente pronti a essere mostrati al pubblico: il restauro e la riapertura delle Vallette, del Laghetto delle Danze, del Canile, dell’Arengo, nonché la creazione dei musei d’Annunzio segreto, d’Annunzio ritrovato, d’Annunzio eroe e L’Automobile è femmina. Un progetto di valorizzazione complesso e portato avanti con dedizione, festeggiato infine con l'acquisizione di nuove opere – come quella di Emilio Isgrò, collocata del giardino della struttura – e con nuove mostre dedicate alla storia del luogo: su tutte Cento e cento e cento e cento anni del Vittoriale, la rassegna tributo dedicata al rapporto tra d'Annunzio e Maroni, il giovane architetto che seppe infondere l'animo del poeta negli spazi di questo luogo divenuto iconico.[Immagine in apertura: credito fotografico Augusto Rizza]
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