Nella capitale del marmo va in scena la settima edizione di “White Carrara”, la manifestazione che porta sculture, fotografie d'autore e installazioni artistiche nel centro storico della città.

Nella suggestiva cornice della capitale del marmo va in scena la settima edizione di White Carrara, l'iniziativa che porta sculture e installazioni nelle strade e nelle piazze del centro storico carrarese. Protagonista indiscussa della rassegna è la scultura in tutte le sue forme, con una particolare attenzione all'impiego del marmo in campo artistico. In programma dal 17 giugno al 1° ottobre prossimi, la manifestazione diretta da Claudio Composti vedrà protagonista anche la fotografia d'autore, strumento efficace per raccontare la versatilità della pietra carrarese.LA SCULTURA PROTAGONISTA A CARRARA White Carrara prenderà forma in due progetti paralleli evocati dal titolo , STILL LI V (F)E, incentrati sul processo di trasformazione che dal blocco di marmo non lavorato (STILL LIFE) conduce alla scultura ultimata (STILL ALIVE). In occasione dell'evento, gli spazi pubblici della città toscana saranno costellati di sculture realizzate da artisti del calibro di Sergi Barnils, Mattia Bosco, Stefano Canto, MOG, Mikayel Ohanjanyan, Quayola e Michelangelo Galliani. Tra queste non si può non menzionare l'opera storica di Giò Pomodoro, collocata di fronte all'Accademia di Belle Arti di Carrara. GLI ARTISTI DI "WHITE CARRARA" Ad arricchire la rassegna sarà anche la mostra fotografica Visioni plastiche. Le forme della scultura che, attraverso gli scatti d'autore a opera di Bruno Cattani, Giacomo Infantino, Simon Roberts, Carolina Sandretto e Dune Varela, esplorerà il tema della scultura. Coronerà l'evento anche la proiezione di due cortometraggi: il primo, Landscape as Performance di Andrea Botto a Palazzo Binelli, il secondo Il Capo di Yuri Ancarani, dedicato all'escavazione della montagna e ospitato in maniera permanente al mudaC | Museo delle Arti Carrara. [Immagine in apertura: Carolina Sandretto, Discobolo, 2020, doppia stampa su carta Hannemüle Barytha e plexiglass sovrapposte, 70x50 cm. Courtesy the Artist]
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