Svelata pochi giorni fa l'installazione realizzata da Yoko Ono sui muri esterni del Metropolitan Museum of Art di New York. Un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro in risposta all'incertezza del tempo presente.

In attesa che il Metropolitan Museum of Art di New York riapra i battenti dopo il lungo lockdown, accogliendo nuovamente il pubblico fra le sue sale a partire dal 29 agosto, sono i muri esterni dell'istituzione museale d'oltreoceano a "parlare", grazie al nuovo intervento di Yoko Ono, ideato per la facciata che si sporge su Fifth Avenue, solitamente animata dai banner che pubblicizzano le mostre. DREAM TOGETHER ‒ questo il titolo dell'opera ‒ dà forma, nero su bianco, all'invito dell'artista a sognare insieme, per assicurarci un futuro auispicabilmente più roseo del presente, dominato dall'emergenza sanitaria globale. Il messaggio lanciato da Yoko Ono si somma a quelli di colleghi del calibro di Yayoi Kusama e Marina Abramović, che hanno scelto di usare la propria creatività e il proprio ruolo per esortare il mondo a reagire e a guardare con fiducia al domani.YOKO ONO E LA SPERANZA NEL FUTURONell'anno in cui si festeggia il 150esimo anniversario della fondazione del Met, il museo americano scende in campo per dare sostegno ai cittadini e riaffermare la propria vocazione alla cultura come strumento di crescita collettiva e di aggregazione, aspetti oggi quanto mai necessari. "L'opera di Yoko Ono per il Met e per New York è un impellente e poetico messaggio di unità e positività... Mentre il mondo inizia lentamente a riemergere da questa emergenza senza precedenti e da questo tempo carico di incertezza e isolamento...  DREAM TOGETHER invita i newyorkesi a rispondere alle sfide, alla sofferenza e al senso di perdita instillando speranza e riconoscendo l'importanza dei legami fra individui", ha dichiarato Max Hollein, direttore del museo.[Immagine in apertura: Yoko Ono (b. 1933, Japan), DREAM TOGETHER, 2020, installed at The Metropolitan Museum of Art © Yoko Ono. Image credit: The Metropolitan Museum of Art, Photo by Anna-Marie Kellen]  
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