Severe regole di comportamento, prenotazione obbligatoria online, rispetto dell'orario di accesso: sono alcune delle norme di sicurezza previste per la riapertura al pubblico dei Musei e dei Giardini Vaticani, in programma il prossimo 3 maggio.

La data da segnare in agenda è quella di lunedì 3 maggio: con una comunicazione ufficiale, attraverso i propri canali, i Musei e i Giardini Vaticani hanno infatti annunciato l'imminente riapertura al pubblico dopo lo stop dovuto all'emergenza sanitaria. Il perdurare della crisi comporta l'adozione di criteri stringenti, che verranno estesi a tutte le visite, in modo tale da assicurare un'esperienza in piena sicurezza alle persone che sceglieranno di accedere nuovamente al vasto complesso museale di Città del Vaticano.Le visite, che avranno luogo esclusivamente previa prenotazione online, avverranno secondo fasce orarie: gli accessi saranno consentiti a intervalli di trenta minuti, nel rispetto assoluto di quanto indicato nel voucher d'acquisto. Anche per questo è richiesta la massima puntualità. Le ferree regole sanitarie previste includono l'obbligo di indossare la mascherina durante l'intero periodo di permanenza nel sito, inclusi gli spazi esterni, il controllo della temperatura corporea, il mantenimento della distanza individuale di un metro; andrà evitata ogni forma di assembramento. Ulteriori norme sono previste per chi volesse fruire del servizio di ristorazione, che sarà aperto e opeativo per fasce d'orario.LA RIAPERTURA DEI MUSEI VATICANILa riapertura dei Musei Vaticani anticipa quella dei musei e dei siti archeologici situati sul territorio italiano, che dopo il tentativo fatto a inizio anno al momento restano chiusi, in attesa di dati rassicuranti sull'andamento epidemiologico. Fra i siti museali fin qui più visitati al mondo, i Musei Vaticani vennero istituiti nel XVI secolo su iniziativa di Papa Giulio II. Riuniscono le straordinarie collezioni di arte, archeologia ed etno-antropologia raccolte nei secoli dai pontefici; all'interno del complesso architettonico, inoltre, si trovano luoghi di incomparabile interesse artistico e di indiscusso valore religioso. Fra questi, le quattro stanze dette di Raffaello, incluse nell'appartamento situato al secondo piano del Palazzo Pontificio, in cui Papa Giulio II della Rovere scelse di fissare la sua residenza.Proprio alla figura di Raffaello i Musei Vaticani hanno scelto di associare il programma culturale anche del 2021. Contestualmente all'annuncio della riapertura, la direttrice delle gallerie pontificie, Barbara Jatta, ha dichiarato a Vatican News che fra gli appuntamenti previsti per l'anno in corso – pandemia permettendo – rientra un convegno internazionale di studi dedicato all'artista, che dovrebbe avere luogo nel mese di settembre –  se possibile, in presenza.[Immagine in apertura: Vista dall'alto della scala elicoidale dei Musei Vaticani. Photo by Nicolas Hoizey on Unsplash]
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