ROMA-MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO

<p>Il tema del movimento, inteso come elemento intrinseco dell'architettura, costituisce il focus principale della mostra <em>Architettura Instabile</em>, aperta al pubblico presso la galleria KME del MAXXI di Roma fino al 16 marzo 2025. Ideata dal Dipartimento di Architettura e Design contemporaneo del museo romano, con la curatela e progetto di allestimento del noto studio di architettura newyorkese Diller Scofidio + Renfro, l'esposizione esplora i valori cinetici di edifici e strutture. Esposta una selezione di progetti avveniristici e sostenibili in tutto il mondo, tra cui l’Institut du Monde Arabe di Parigi e l’iconica Ark Nova Concert Hall, progettata da Arata Isozaki in collaborazione con <a href="https://arte.sky.it/foto/anish-kapoor-mostra-liverpool-chiesa " target="_blank">Anish Kapoor</a>, che mettono in discussione la staticità tradizionale per abbracciare principi come dinamicità, adattabilità, azionabilità ed eco-dinamicità.</p><h2>AL MAXXI DI ROMA LA MOSTRA SULL'ARCHITETTURA IN MOVIMENTO</h2><p>Attraverso un allestimento concepito come una scenografia cinetica, che offre al visitatore un'esperienza dinamica, la mostra si articola in quattro sezioni, ognuna dedicata a una diversa declinazione del movimento in architettura. I 26 progetti in mostra sono stati ideati tra il 1882 e il 2024, e illustrano le diverse modalità con cui l'architettura può interagire con l'ambiente, la tecnologia e le esigenze umane. Un primo esempio di strutture capaci di evolversi in base ai cambiamenti della società è rappresentato dagli edifici adattivi come il Padiglione Italiano dell’Expo 1970 a Osaka, realizzato da Maurizio Sacripanti, o il complesso culturale newyorchese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/new-york-attende-the-shed-un-museo-trasformabile" target="_blank">The Shed</a>, progettato da Diller Scofidio + Renfro, lo già citato studio che cura la mostra romana. Le sezioni centrali del percorso raccolgono numerosi esempi di architettura mobile e di edifici azionabili, dove i primi vantano strutture in grado di spostarsi insieme ai loro fruitori, mentre i secondi sono ideati per regolare le proprie superfici in base alle esigenze degli occupanti. L’ultima sezione è dedicata all’architettura eco-dinamica, che incanala luce, vento e altri elementi naturali per massimizzare il confort e ridurre l’impatto ambientale.</p><h2>IL VALORE CINETICO DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA</h2><p>L’esposizione in corso al MAXXI è stata curata e allestita da Diller Scofidio + Renfro, lo studio d’architettura che ha firmato negli USA opere avveniristiche in patria, come la High Line di New York e la ristrutturazione del Lincoln Center, e all’estero, con i progetti attualmente in lavorazione di due grandi parchi urbani a Milano e Madrid. Oltre al fitto programma di eventi e incontri organizzati a corredo della mostra, <em>Architettura Instabile</em> rappresenta anche l'occasione per accrescere la collezione permanente del MAXXI, grazie all’avvenuta acquisizione di due progetti contemporanei di assoluta rilevanza come quelli di The Shed e della <a href="https://arte.sky.it/news/tokyo-nakagin-capsule-tower-demolizione " target="_blank">Nakagin Capsule Tower</a>, opera iconica dell’architetto giapponese Kisho Kurokawa.<br /><br />[Immagine in apertura: vista dell’allestimento della mostra <em>Architettura Instabile</em>. Photo © Vincenzo Labellarte]</p>

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