<p>Contemporaneamente agli eventi  organizzati per la Milano Design Week (in programma dal 7 al 12 giugno 2022), il capoluogo lombardo offre la possibilità di visitare interessanti mostre inaugurate nelle settimane precedenti e dedicate al design e a figure di spicco dell’architettura del XX secolo. Oltre alla rassegna su <a href="https://arte.sky.it/news/aldo-rossi-design-mostra-milano" target="_blank">Aldo Ross</a>i allestita al Museo del Novecento, fino al 12 giugno <em>Memphis Again</em>, curata da Christoph Radl, accende i riflettori sugli oltre duecento variopinti oggetti e mobili realizzati tra il 1981 e il 1986 per la collezione Memphis da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-triennale-ettore-sottsass" target="_blank">Ettore Sottsass</a>, Michele De Lucchi, George J. Sowden, Martine Bedin, Andrea Branzi, Shiro Kuramata, Marco Zanini, Matteo Thun, Peter Shire, Aldo Cibic, Nathalie Du Pasquier, Gerard Taylor e Masanori Umeda.</p><h2>LA COLLEZIONE MEMPHIS A MILANO</h2><p>Esposti su una pedana lunga oltre cento metri, gli insoliti prodotti multicolore – librerie, vetrine, mobili da toilette, tavoli, scrittoi, sedie, poltrone, lampade, vasi, tappeti, tessuti, laminati, vetri, ceramiche, porcellane – sono presentati in ordine cronologico, come in una sfilata ambientata all’interno di un night club anni Ottanta, mentre risuona in loop la musica di Seth Troxler e frasi di critici, architetti e designer vengono proiettate sulle pareti.</p><h2>MEMPHIS IERI E OGGI</h2><p>La mostra non vuole essere però un omaggio all'iconico collettivo, né un tentativo di storicizzarne l'operato. Intende piuttosto, oggi come allora, porre l'attenzione sulle possibilità espressive e culturali di un design capace di esistere oltre il marketing. Il gruppo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/mostra-design-stedelijk-museum-amsterdam" target="_blank">Memphis</a> nacque, infatti, come proposta di aggiornamento del linguaggio minimalista tipico degli anni Settanta e in opposizione a quella visione di design immaginato esclusivamente per risolvere problemi funzionali e industriali. Un approccio destinato a fare scuola, nel quale l'emotività del progettista gioco un ruolo importante, come testimoniato dalla parte conclusiva della mostra, che riunisce oggetti, fotografie e materiali grafici connessi alla "eredità" del gruppo Memphis.</p><p>[Immagine in apertura: <em>Memphis Again</em>, exhibition view at Triennale Milano, 2022 © Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta –  DSL Studio]</p>

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Memphis Again Milano | Sky Arte

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