Arte

Giovanni Boldini

FERRARA-PALAZZO DEI DIAMANTI

22/03/2025 - 20/07/2025

Informazioni

artista:

Giovanni Boldini

curatori:

Pietro Di Natale

A Ferrara Palazzo dei Diamanti celebra Giovanni Boldini con una mostra-dossier, interamente dedicata al ritratto femminile. Allestita nell’intima ala Tisi, l’esposizione mette in luce il talento del pittore ferrarese, maestro nel catturare l’eleganza e la personalità delle donne della Belle Époque. Con pennellate rapide e vibranti, nella sua pittura Boldini ha saputo raccontare una nuova immagine femminile: consapevole, affascinante, moderna. La mostra restituisce tutta la forza espressiva dei suoi celebri ritratti, rendendo omaggio a uno dei più grandi interpreti della Parigi fin de siècle. In parallelo, sempre a Palazzo dei Diamanti, nell’ala Rossetti si può visitare la monografica su Alphonse Mucha, icona dell’Art Nouveau, le cui figure decorate e fluttuanti restituiscono un diverso sguardo sulla donna del suo tempo. Due visioni che si sfiorano, senza sovrapporsi, in un doppio percorso visitabile fino al 20 luglio.

LA MOSTRA DI GIOVANNI BOLDINI A PALAZZO DEI DIAMANTI DI FERRARA

Curata da Pietro Di Natale e organizzata da Fondazione Ferrara Arte, la retrospettiva dedicata a Giovanni Boldini è un tributo appassionato a un maestro del ritratto, e insieme un invito a lasciarsi sorprendere dalla raffinenza di un’epoca. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sale dense di fascino e suggestione, in cui si susseguono oltre quaranta opere tra dipinti, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni. Si parte da un ritratto in bronzo del giovane artista, scolpito da Vincenzo Gemito, per poi entrare nei suoi atelier parigini, veri teatri della trasformazione del ritratto in spettacolo. Da La cantante mondana all’eleganza riflessiva di Emiliana Concha de Ossa, passando per la misteriosa Madame X e per le curve sensuali della contessa Gabrielle de Rasty, l’universo boldiniano prende vita sotto gli occhi del visitatore. La padronanza tecnica si fonde con un intuito psicologico straordinario: i soggetti sembrano emergere dalla tela per raccontare sé stessi. Boldini non si limita a ritrarre l’apparenza, ma cattura un’energia interna, fatta di movimento e personalità, di sguardi complici e gesti sospesi.

IL RITRATTO SECONDO GIOVANNI BOLDINI

Il gran finale è un trionfo di consapevolezza artistica e autorappresentazione. Nell’ultima sala, infatti, domina l’Autoritratto a sessantanove anni: Boldini si mostra fiero, seduto tra le stesse sedie che accoglievano le sue modelle, quasi a evocarle ancora una volta. E in effetti le ritroviamo tutte intorno: Ninie, la contessa d’Orsay, Rita de Acosta, Madame Veil-Picard. Ogni volto è un frammento di mondo, un piccolo racconto racchiuso in linee e ombre. Anche le sue incisioni, così personali e meno note, rivelano una mano capace di stupire anche senza il colore. Disegni e studi completano il mosaico di un artista che ha attraversato generi e tecniche, senza mai perdere di vista l’essenziale: la vitalità della forma, il racconto del carattere, il ritmo del tempo che cambia.

[Immagine in apertura: Giovanni Boldini, Madame X, la cognata di Helleu, c. 1890-95. Pastello su carta applicata a cartoncino, 73x93 cm. Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini]

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