Con Robert Capa. L’Opera 1932-1954 prosegue il percorso di indagine sulla fotografia a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-kandinskij-palazzo-roverella-rovigo" target="_blank">Palazzo Roverella</a>, già sede della recente mostra dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-robert-doisneau-rovigo" target="_blank">Robert Doisneau</a>. Attraverso 366 fotografie, selezionate dagli archivi dell’<a href="https://arte.sky.it/news/nuova-galleria-magnum-parigi" target="_blank">agenzia Magnum Photos</a>, la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rovigo-robert-capa" target="_blank">mostra</a> affianca scatti entrati nell'immaginario collettivo (e nella storia della fotografia) ad altri lavori dell'autore originario di Budapest per ricostruirne la carriera. <h2>ROBERT CAPA IN MOSTRA A ROVIGO</h2> La mostra adotta un criterio cronologico e si articola in nove sezioni. L'itinerario procede dall'iniziale Fotografie degli esordi, 1932 – 1935 fino al capitolo conclusivo, dal titolo Ritorno in Asia: una guerra che non è la sua, 1954, dando conto di esperienze fondamentali che portano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/libro-fotografia-robert-capa" target="_blank">Robert Capa</a> anche in Spagna, Cina, Israele. "Per me, Capa indossava l’abito di luce di un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore, combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine. La sorte ha voluto che fosse colpito all’apice della sua gloria", scrisse <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/fotografia-henri-cartier-bresson-libro" target="_blank">Henri Cartier-Bresson</a>, mettendo in evidenza uno dei tratti salienti che anche la rassegna di Rovigo intende far emergere. Insaziabile e mai pienamente soddisfatto, Capa viene infatti presentato nell'accezione di "giocatore libero", animato dalla volontà di far capire i fatti che si svolgono davanti ai suoi occhi da ogni possibile prospettiva. <h2>LA FOTOGRAFIA SECONDO ROBERT CAPA</h2> Ucciso da una mina antiuomo mentre era impegnato sul fronte dell'Indocina, nel 1954, il fotografo viene rivelato da questo progetto espositivo nella sua più profonda identità. Non solo reporter di guerra, dunque, ma anche figura impegnata e testimone di vicende umane ancora oggi di grande attualità, come le migrazioni del suo tempo. Oltre alle opere fotografiche, il percorso include le pubblicazioni dei lavori di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-robert-capa-modena" target="_blank">Capa</a> sulla stampa francese e americana dell’epoca, estratti dei suoi testi sulla fotografia, la proiezione di parte del film di Patrick Jeudy a lui dedicato e la registrazione sonora di una sua intervista a Radio Canada. 
[Immagine in apertura: Robert Capa, FRANCE. Brittany. Pleyben. July 1939. A crowd gathered in front of Mr. Pierre Cloarec's bicycle shop. The owner of the shop is racing in the Tour de France. © Robert Capa © International Center of Photography / Magnum Photos]

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Robert Capa. L’Opera 1932-1954 Rovigo | Sky Arte

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