Tutte le canzoni dei Queen racchiuse in un libro

Giornalista del Corriere della Sera, Roberto De Ponti è anche un divoratore di musica rock. A confermarlo oggi è una nuova uscita editoriale, tutta dedicata al mitico gruppo di Freddie Mercury. Si tratta di Queen. Opera Omnia – Le storie dietro le canzoni, un volume grande nelle dimensioni (ricco di quasi 500 pagine) e soprattutto nei contenuti (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina).<h2 style="color: black; font-weight: bold; font-size: 24px; margin-top: 20px; margin-bottom: 10px;">LE CANZONI, DALLA GENESI AL PALCO</h2>A essere analizzate nel libro sono le canzoni della band, scandagliate in maniera cronologica: dagli stravaganti esordi degli anni Settanta, segnati da pezzi epici come Bohemian Rhapsody, a Made In Heaven, ultimo album in studio del gruppo britannico, pubblicato dopo la scomparsa del frontman. Nel mezzo, una serie di successi epici, presi in esame singolarmente e in maniera puntigliosa, rintracciando la storia di ogni brano, dalla genesi all'esecuzione sul palco.Pubblicato da Giunti Editore, il libro affronta inoltre questioni legate alla sfera personale, al rapporto tra i componenti del gruppo e con i fan, attraverso una selezione di interviste rilasciate dai diretti interessati nell'arco della carriera. Un'impresa editoriale titanica, avvalorata dal carattere puntiglioso con cui viene analizzato ogni aspetto. Un “mattone” che farà di certo contenti gli appassionati della band inglese, leggenda della storia del rock.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Le atmosfere degli anni Venti rivivono a Genova

Qual era il contesto sociale, culturale, politico del nostro Paese esattamente un secolo fa? Cosa scopriremmo se esaminassimo gli anni Venti del Novecento alla ricerca della loro identità estetica? Alla vigilia del passaggio al nuovo decennio, la mostra Anni venti in Italia. L’età dell’incertezza si focalizza su una fase storica cruciale, segnata dalle conseguenze del primo conflitto mondiale, dalla crisi economica del 1929 e dalla progressiva ridefinizione degli equilibri internazionali.Visitabile fino al 1° marzo 2020, nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, a Genova, la rassegna indaga in nove sezioni tutte le declinazioni dell'inquietudine di quel periodo, riunendo insieme circa 100 opere di artisti come Gino Severini, Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Felice Casorati, Carlo Levi, Alberto Savinio, Ottone Rosai, Arturo Martini e molti altri ancora.<h2 style="color: black; font-weight: bold; font-size: 24px; margin-top: 20px; margin-bottom: 10px;">INQUIETUDINE, ATTESA E NOSTALGIA</h2>Curato da Matteo Fochessati e Gianni Franzone, il percorso espositivo prende avvio con una carrellata di ritratti: personaggi rimasti anonimi e influenti figure del mondo culturale, artistico e imprenditoriale accompagnano i visitatori in questa sorta di immersione nelle atmosfere degli anni Venti. L'itinerario prosegue con capitoli identificati da "parole chiave", che intendono restituire un'immagine più autentica degli anni Venti.Etichettati dalla storiografia come "ruggenti", emergono infatti dalla mostra in tutta la loro complessità, fra trasformazioni tecnologiche e urbane, ma anche profonde "linee d'ombra". Accanto a questi lati, più oscuri e ambigui, il decennio è descritto senza dimenticarne la peculiare eleganza, la voglia di divertimento e il desiderio di evasione. A questi aspetti, in particolare, è affidata la chiusura della narrazione espositiva che, proprio come l'incipit, prevede le sculture di Arturo Martini.[Immagine in apertura: Felice Casorati, Studio per il ritratto di Renato Gualino, 1922-23. Olio su tavola. Collezione privata Torino. Photo Giuseppe Dell'Aquila © SIAE]

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