Le strisce di Leo Ortolani sulla quarantena in un grande volume

Sono stati tantissimi i fumettisti che, durante la pandemia, hanno cercato di raccontare il quotidiano e far sorridere i lettori con le loro nuvolette: storie dal taglio spesso ironico e grottesco, pensate per strappare un sorriso ed esorcizzare una situazione spaventosa come poche altre nella storia dell'uomo.Tra gli autori più attivi in rete <a href="https://www.rat-man.org/la-scheda/" target="_blank" rel="noopener">Leo Ortolani</a> è stato sicuramente il più seguito. Non che avesse bisogno di una “trovata” di questo tipo per esser conosciuto e apprezzato, intendiamoci, ma il modo in cui l'autore di Pisa ha saputo dare forma al vissuto, sottolineando gli aspetti tragicomici di questa situazione a tratti surreale, ha tenuto compagnia non poco ai suoi lettori, confermando le abilità narrative di un fumettista tra i più importanti della nostra tradizione recente.<h2>IL FUMETTO COME ANTIDOTO AL MALE</h2>“A tutto avrei potuto credere, tranne che a 53 anni avrei dovuto affrontare una pandemia. Un asteroide. Una guerra tra youtuber. Ero pronto a tutto. Ma a una pandemia no. E quando non sono pronto”, dice l'artista, “l'unico modo che ho per affrontare le cose è disegnarle”. E così è stato: “Ogni giorno ho cercato di far sorridere i lettori, come se la striscia fosse una pillola di zucchero per togliersi dalla bocca il sapore di tragedia”.<h2>IL NUOVO LIBRO DI LEO ORTOLANI</h2>A raccogliere in un unico volume le straordinarie gag postate giornalmente sulle pagine social di Ortolani è oggi Feltrinelli Comics, da poco in libreria con uno spassoso “mattoncino” (di oltre 500 pagine) che altro non fa se non ripercorrere – dall'inizio alla fine – i due mesi di lockdown.La paranoia dei primi giorni, le file al supermercato, gli annunci (spesso contraddittori) dei politici, la carenza di mascherine e il disinfettante per le mani come fosse il Graal. C'è di tutto in queste storie: un universo non abbastanza distante da sembrarci passato, ma di cui riusciamo a sorridere con la speranza – sottesa – di non ripiombarci di nuovo. Anticipato da una spassosa introduzione dell'artista, il libro – dal titolo Andrà tutto bene – è una cronistoria disegnata delle emozioni e delle situazioni che siamo stati costretti a vivere: un mémoire collettivo da conservare il libreria e rileggere quando tutto questo sarà finalmente passato.[Immagine in apertura: Courtesy l'editore]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Alla quarta edizione di Milano MuseoCity le donne sono protagoniste

È Donne Protagoniste il tema guida della quarta edizione di Milano MuseoCity 2020, la tre giorni promossa dal Comune di Milano | Cultura in programma quest'anno dal 31 luglio al 2 agosto 2020. In continuità con il palinsesto culturale 2020 dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dal titolo I talenti delle donne, le tante iniziative incluse nel progetto avranno come comune denominatore la figura femminile, con focus su artiste, collezioniste, intellettuali, oltre che sulle donne ritratte in dipinti o rese celebri da sculture.Realizzata in collaborazione con l’Associazione MuseoCity, la manifestazione diffusa punta a far conoscere ai residenti e agli appassionati di arte, scienza e cultura il vasto patrimonio museale della città e della sua area metropolitana, composto da oltre 85 tra musei d’arte, di storia, scientifici, case museo, case d’artista, archivi e musei d’impresa. Nel rispetto della normativa vigente in termini di sicurezza, per l'edizione 2020 gli ingressi saranno contingentati e sarà richiesto il distanziamento nelle sale museali. Parallelamente sono state sviluppate numerose iniziative digitali, in modo tale da assicurare anche interessanti alternative virtuali alle visite in presenza.<h2>TUTTE LE NOVITÀ DI MILANO MUSEOCITY 2020</h2>Consultando online il programma completo di MAUA-Museo Arte Urbana Aumentata e sulle opere d'arte che arricchiscono le facciate degli edifici milanesi del Novecento; tra questi Palazzo Mezzanotte, contraddistinto dalle sculture di Leone Lodi e, all'interno, dalle decorazioni progettate da Gio Ponti.

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Le strisce di Leo Ortolani sulla quarantena in un grande volume

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Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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